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Wednesday, 14 December 2011

Equo o piu' equo?

Stamattina leggendo le news dall'Italia mi sono chiesta se c'e' una regola grammaticale per l'aggettivo equo. Essendo un aggettivo, dovrebbe essere corretto potervi apporre un "piu" o un "molto" davanti. 
Tuttavia, il dubbio mi prende: se una sentenza e' equa, puo' esserci una sentenza "piu' equa"? E se il commercio e' "equo e solidale" ci puo' essere un commercio "piu' equo e solidale"?
Il dizionario mi rivela che "equo" significa:
Di cosa, che ubbidisce a un criterio di giustizia, di corrispondenza tra dare e avere, tra colpa e punizione ecc.


Mumble mumble. 
Ma allora, se questa manovra e' "piu' equa", cosa ci dice di quella di prima, che gia' era "equa"? E' cambiato il criterio di giustizia e di corrispondenza ecc. ecc.? Che fascino la grammatica italiana....

2 comments:

Anonymous said...

Immagino che sia grammaticalmente corretto ma che lo sia meno a livello di senso: nel senso che "equo" e` probabilmente uno di quegli aggettivi che non accetta di buon grado le sfumature, un po` come "funzionante"...cioe` come quegli aggettivi "on/off", una cosa o e` funzionante o non lo e`..."equo" secondo me tollera la sfumatura, ma non troppo.
Does this make sense?

g

Li Jiao said...

It makes perfect sense. E sposa perfettamente il tono (lievemente provocatorio nelle intenzioni) del post.
Grazie del contributo!