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Monday 27 February 2012

News in carrozza

Un blogger praticamente professionista scriveva giorni fa che il Governo cinese ha accolto calorosamente il Governo Monti.
Sara'. Eppure oggi io viaggiavo in metropolitana e nella selezione delle news trasmesse nella carrozza della Linea 1 - bacino d'utenza estremamente popolare, verace, la vecchia Pechino insomma - prima dei risultati del torneo di ping-pong c'era il solito faccione di Silvio Berlusconi. La notizia che sta facendo il giro delle carrozze naturalmente e' il suo proscioglimento (per prescrizione) nel caso Mills.
Monti sara' pure gradito al Governo cinese, ma nel cuore, in fondo in fondo, e' rimasto Berlusconi: io, viaggiatrice metropolitana, il Mario nazionale in carrozza non l'ho mai visto, ma il  Silvio si', e con una certa frequenza!

Saturday 25 February 2012

Li Yugang, professione: female impersonator

Mentre tutti parlano di "divorzio breve si' o no", io mi dedico ad un post che volevo scrivere da giorni..
Come molti sanno, anche solo per sentito dire,  la Cina  ha una lunga serie di attori di teatro tradizionale noti per impersonare personaggi femminili, i female impersonators appunto. Il piu' noto anche all'estero rimane Mei Lanfang. Nel 1949, il Partito proibi' che gli attori potessero specializzarsi nei ruoli femminili, chiaramente per una politica repressiva nei confronti dell'omosessualita', di cui i female impersonators erano considerati comunque dei simboli troppo aperti (anche se, va detto, female impersonator non significa necessariamente un particolare orientamento sessuale). Negli Anni Ottanta, vi fu una ripresa del ruolo o comunque una tacita accettazione di un revival da parte del Partito e ad oggi si contano i female impersonators cinesi sulle dita di due mani e si avanza pure qualche dito.
Il vero contender di Mei Lanfang in quanto a fama, oggi, e' certo Li Yugang, un cantante che esce da un concorso nazionale stile American Idol, famoso per i suoi ruoli femminili. Per caso, mi sono trovata ad assistere al suo spettacolo Paintings of the Four Beauties, portato in scena niente di meno che al Teatro dell'Opera di Pechino accanto a Piazza Tiananmen per tre sere consecutive. Li Yugang, un giovanotto poco piu' che trentenne, ha fatto registrare il tutto esaurito, tra il delirio di giovinette che sotto il palco sventolavano bastoncini lunminescenti e il suo fan club, costituito da agguerritissime signore over 50, armate di gadget creati dalla presidentessa del club, opuscoli informativi sulla loro star e rari dvd della sua prima performance, di cui mi hanno fatto dono  per iniziarmi all'arte di Li Yugang. Il cantante ha montato uno spettacolo di 90 minuti, stupendo con la sua performance non solo per l'attenzione al trucco e ai costumi ricercatissimi, ma anche per la sua voce femminile, in assoluto contrasto con la sua ultima uscita in giacca e pantaloni ed una canzone pop cantata con voce assolutamente maschile. Eppure non c'e' trucco e non c'e' inganno, entrambe le voci sono le sue.
Quello che e' evidente nello spettacolo e' che a recitare la parte femminile Yugang si diverte, fa moine, e' lezioso, divertente; quando esce il vero Yugang, e' un ragazzo timido e gentile. Alla fine dello spettacolo, accompagnato da due o tre bodyguard per difenderlo dall'attacco delle signore impazzite, Li Yugang si e' dato al suo fan club per strette di mano, un augurio di Buon San Valentino e foto ricordo che sicuramente le signore terranno come santini, sulla scalinata antistante il Teatro.
C'e' un Li Yugang International Fan Club su Facebook e lui stesso posta costantemente su Weibo (il Twitter cinese) per tenere informate le sue fan - anche oltreoceano! -  delle sue attivita'.

Tuesday 21 February 2012

Il dio del Silenzio

Il bello di una vacanza a Bali e' - fra le altre cose - avere a che fare con la radiosa e sorridente cultura induista.
 I balinesi pregano un sacco, hanno cerimonie religiose quasi ogni giorno, fanno offerings costantemente, per la strada, davanti ai negozi, alle case, ai templi, nei pressi delle spiagge sacre. L'autista vi potrebbe lasciare a piedi un giorno dicendovi che "domani e' il giorno dedicato al Metallo". Gia', perche' bisogna dedicare una cerimonia, una giornata, un ringraziamento a tutto. Quindi anche al Metallo. "E quindi?" " Quindi l'auto deve riposare". Se vi sembra che vi stia prendendo in giro, vi sveglierete il mattino dopo per vedere che le auto che invece per una ragione o per l'altra circolano sono pero' state quanto meno decorate a festa, con festoni vivaci sugli specchietti, a mo' di orecchini, che le rendono quasi vive, simili a divinita' di metallo appunto.
Non deve stupire se percio' esiste una giornata dedicata al Silenzio. 3 minuti di silenzio allo scoccare delle ore 12.00 come quando si proclama il lutto nazionale? A Bali gli dei vengono presi seriamente e percio' di 3 minuti non se ne fanno proprio niente. Una giornata, come per il Metallo o per ogni altro dio degno di nota. Ed ecco quindi l'annuncio diffuso agli italiani residenti, beati loro, sulla bella isola indonesiana :


In occasione della giornata religiosa dedicata al silenzio, tranquillita' e contemplazione  per l'Induismo Balinese conosciuta come *Hari Nyepi * e che coincide con l'inizio del *nuovo anno Hindu Icaka 1934*,  si comunica quanto segue: 

A partire dalle ore 6.00 del mattino del * 23 Marzo 2012* con termine alle prime luci dell'alba del giorno *24 Marzo 2012*, sull'isola di Bali sara' vietato accendere fuochi compresa qualsiasi altra forma di illuminazione sia nei luoghi e costruzioni  pubbliche sia in quelle private; Saranno sospese tutte le attivita' lavorative e di mercato con chiusura di tutti i luoghi di ristoro e divertimenti;

La popolazione dovra' rimanere in casa cosi' le strade dell'isola saranno vuote da gente e traffico non essendo permesso di circolare ne' a persone ne' a mezzi pubblici o privati di alcun tipo;

I turisti presenti sull'isola potranno circolare solamente all'interno degli alberghi e per la giornata intera saranno abolite tutte le gite turistiche; ai turisti presenti in alberghi con accesso diretto al mare non sara' permesso accedere ne' alle spiagge ne' al mare ma potranno usufruire dell'uso delle piscine;

l'Aereoporto Domestico ed Internazionale Ngurah Rai di Denpasar  sara' chiuso al traffico aereo per la durata delle 24 ore per cui saranno cancellati tutti gli arrivi e le partenze (come preventivamente concordato con le compagnie aeree nazionali ed internazionali usufruenti  del suddetto aereoporto); sara' permesso l'atterraggio e la partenza solo a voli in transito e comunque ai passeggeri  non sara' concesso uscire dall'aereoporto; 

Altrettanto dicasi per tutti i porti di mare in  Bali che saranno chiusi e non sara' concesso a chicchessia di entrare o uscire dagli stessi e circolare per le strade dell'isola.

Sunday 19 February 2012

La Cina in Dieci Parole

More about China in Ten Words

Ne hanno parlato un po' tutti, il New York Times, il Time, anche Federico Rampini l'altro giorno sulle pagine del Venerdi' di Repubblica.
E' un libricino di 240 pagine scritto dal noto autore Yu Hua, piu' famoso per i suoi romanzi dai toni grotteschi che parlano di corruzione dilagante e capitalismo imperante nella Cina di oggi. Questo e' invece un saggio/memoria del suo passato, che ruota  intorno a 10 parole che l'autore ha selezionato per descrivere quello che pensa della Cina odierna attraverso i suoi ricordi di Mao, di Tiananmen e della Rivoluzione Culturale. I ricordi dell'autore hanno un tono dolce-amaro (dolce perche' ricordi di ragazzo, amaro perche' in fondo, se anche le cose sono cambiate nella facciata, non sono migliorate) e sono infarciti dagli stessi toni grotteschi che caratterizzano la produzione romanzesca di Yu Hua, rendendolo comunque una lettura piacevole, leggera nella forma ma non certo nel contenuto.Per certi aspetti, ricorda Beijing Coma, senza comunicare quel senso di oppressione costante.
Il libro e' censurato in Cina, e considerato che il primo capitolo parla molto diffusamente dei famosi fatti di Piazza Tiananmen non penso nessuno si aspettasse altro. F. Rampini nel suo articolo pone un forte accento sull'aspetto censura e non so quanto a proposito. Non va dimenticato che fu proprio la censura di To Live/Vivere nella versione cinematografica di Zhang Yimou a rendere Yu Hua cosi' famoso in patria e all'estero. D'altronde, Yu Hua parlera' pubblicamente del suo libro a Pechino i prossimi 11 e 14 marzo  al Festival Letterario che un piccolo ma ben avviato caffe' letterario (Bookworm) ospita ormai da qualche anno nella Capitale. Peccato che i biglietti per partecipare siano  tutti sold out gia' da giorni:  sarebbe di sicuro interessante ascoltare la presentazione e vedere chi e' il pubblico.
Anch'io come Yu Hua devo quindi fare autocritica per non essermi decisa in tempo... the early bird catches the worm.

Saturday 18 February 2012

F di Focaccia (2) e gli unsocial network



Proprio l'altro ieri promettevo ai miei detrattori gastronomici un to be continued. Pensavo di avere individuato la giusta ricetta per la focaccia alta e ieri sera quindi, acquisiti gli ingredienti mancanti, mi sono messa all'opera e questo e' il risultato:


Niente male. Il punto e' che - essendo un poco Fantozziana in cucina - sul piu' bello mi e' mancata la farina per il re-impasto. Avevo davanti a me tre opzioni:

a. mettermi a piangere
b. uscire di corsa sperando che il supermercato sotto casa fosse ancora aperto
c. fare con quello che avevo in casa.

Per pigrizia e spirito di sperimentazione, alla fine ho optato per un tentativo con la fecola di patate. Niente male, anche se rende la superficie forse un po' troppo croccante. Ma il successo e' indubitato.
Nel frattempo, mentre paziente aspettavo la lievitazione, mi sono iscritta ad un unsocial network di ricette che si chiama www.recipefy.com Gli unsocial network sono molto meglio dei social, credete: hanno obiettivi mirati (tipo tenere l'archivio dei libri letti o da leggere, o segnare le ricette appunto), ognuno si fa i fatti propri salvo "spiare" eventualmente nelle pagine altrui ma solo per trovare idee e non gossip. Nessuno domani verra' a dirmi "hai visto ieri su recipefy che il tal dei tali ha detto...". No, e' unsocial, e quindi nessuno neanche ne parla. Ognuno per se' e Dio per tutti.


Friday 17 February 2012

Kamasutra? No, ricerca





Assolutamente da non perdere la gaffe a stampo sessuale del MIUR, che nel parlare di ovini e formaggi in italiano finisce con il parlare di posizioni sessuali in inglese.
Il brano incriminato riguarda le pecore e il pecorino, dove "pecorino" viene poi tradotto con "doggy style" in inglese - ovvero la "pecorina" nostrana. Il pezzo incriminato e' un bando di concorso.
L'errore fa riflettere: davvero il MIUR cioe' il Ministero dell'Istruzione non conosce l'importanza di utilizzare traduttori in carne ed ossa invece dei classici traduttori automatici? Me lo sarei aspettato da qualsiasi altro Ministero, ma non da questo. A meno che offrire ricerche sulla "pecorina" non sia un modo per incrementare l'interesse dei ricercatori stranieri.


Thursday 16 February 2012

F di Focaccia

Focaccia dei miei sogni
Da giorni, settimane anzi, cerco di produrre nel forno di casa mia la focaccia alta e un po' unta che sicuramente non fa bene alla salute ma fa tanto tanto bene allo spirito.
Le ho provate tutte. Doppia lievitazione, tripla lievitazione, doppia con carpiato, aspersione con olio e sale grosso, aspersione con acqua santa, forno statico, forno aerato, meno gradi, piu' gradi... e ogni volta, un grande insuccesso.
Ora, il prossimo esperimento prevede l'aggiunta di una piccola patata che dovrebbe garantirmi la morbidezza dell'impasto anche dopo la cottura e ... acqua tonica. Si, so che l'acqua gassata andrebbe benissimo ma visto che due giorni fa la piadina con l'acqua tonica mi e' venuta parecchio bene, non vedo perche' non riprodurre lo stesso effetto con la focaccia.
Ai miei detrattori: sono sicura che chi la dura la vince....to be continued.

Monday 13 February 2012

Misteri della domenica

Mentre Whitney Houston moriva per cause ancora ignote al Beverly Hilton di Los Angeles, gettando nello sgomento tutti i suoi fan (ancora numerosi, nonostante i disastrosi, tragici ultimi anni), io mi stavo lambiccando il cervello con un altro quesito che immagino, al pari dell'autopsia, avra' una sua risposta a breve.
Ma chi era quel genio che, mentre la Concordia affondava, stava tranquillo a filmare tutto quello che accadeva, salvo poi correre per i corridoi della nave in cerca di... ? Salvezza? Altri scoop? Per me si tratta di un possessore di iPhone con qualche velleita' giornalistica - a meno che la bionda moldava non stesse invece facendo un filmatino ricordo del suo capitano coraggioso. Proprio qualche giorno fa, avevo preannunciato che la nevicata su Roma avrebbe dato solo una tregua di pochi giorni a Schettino... ecco cosa si stava preparando per lui una volta sciolti i ghiacci.
Staremo a vedere.

Saturday 11 February 2012

Sabrina (1954)






I love black-and-white old movies, they have a flavour of their own, partly -  I guess - because the actors had to make up for less special effects coming to their rescue and ... colours.
The other night in one of my nostalgic dive into a past that is older than my own, I decided to watch - again - Sabrina in the original version of 1954. It's true, I can also do with the more recent remake, but the taste is not the same . It's like baking using ready-to-use powder as against fresh ingredients.
Sabrina played by Audrey Hepburn has all the grace and innocence that she was always able to put into her characters and her elegance in the Givenchy dresses she chose herself are something making any woman feel a bit like Cinderella reborn.
Of course, one wonders why Humphrey Bogart was given the part of Linus; he was the director's second choice after Cary Grant refused the part but I wonder if as a second choice they couldn't get someone a bit more ... good-looking. Not very handsome but something in between Cary and Humphrey.  But love is not about being good-looking and probably this movie is closer to reality than else. Humphrey is not a charmer, is goofy enough with women, stiff as stiff can get and he does look and sound as grumpy as they say he was on the set of the movie. In the end, after so much complaint from him, he thanked the director since the movie was one big hit and one of his best performances ever.
My favourite quote from Sabrina (1954) comes from the cooking school in Paris. An old student who came to school just to review is souffle' making ability, turns to Sabrina while she looks helpless to her souffle' which didn't change shape. He suggests next time she turns on the oven and asks if she is in love and unhappily so.
"How do you know?" she asks in surprise, thinking of David back home
"A woman happily in love, she burns the souffle'. But a woman unhappily in love, she forgets to turn on the oven."

Wednesday 8 February 2012

Il maoku - questo sconosciuto

毛                                                               裤


Ieri sono salita in taxi e ho immediatamente ficcato il naso nella sciarpa tentando di trattenere il respiro. Il tassista sembrava avere sofferto di flatulenza acuta, chiuso nel suo cubicolo di lamiera.
Quando stamattina sono salita su un altro taxi e ho sentito lo stesso odore, mi e' subito venuto in mente che siamo alle porte della primavera e quindi... fioriscono i maoku.
Il maoku e' il classico mutandone di lana che portavano i nostri bisnonni e che e' ancora  in uso nei luoghi dove il freddo in inverno e' davvero freddo. A Pechino, lo si usa per tutta la stagione. Basta guardare gli uomini seduti a  gambe accavallate per veder spuntare, a volte, il bordo del mutandone, magari  rosso bourdeau, appena sotto l'orlo del pantalone. E' una delle cose meno sexy cui possiate pensare addosso ad un uomo e ormai mi sto convincendo che faccia parte della politica cinese per garantire il figlio unico. Un inibitore in lana.
Il maoku del tassista e' tuttavia il mutandone piu' temibile nel suo genere. Indossato all'inizio della stagione fredda, non viene piu' dismesso fino ai primi tepori. In pratica, diventa una seconda pelle che accompagna il guidatore di professione notte e giorno, giorno e notte. Superato il Capodanno cinese, quando secondo il calendario locale comincia la primavera, il maoku inizia a rivelare la propria esistenza. E cosi' il povero passeggero che entra nel taxi pechinese si trova avvolto negli effluvi non solo dell'aglio che quasi sicuramente il tassista si sara' mangiato a colazione, ma anche da questi strani odori corporali non meglio identificabili... a meno che non si sappia dell'esistenza del maoku.
Nel maoku il tassista ha guidato, mangiato, e' sceso a fare pipi' dietro gli alberi e  nel temibile bagno pubblico, ci ha dormito, ha praticato autoerotismo; e ha svolto la maggior parte di queste attivita' barricato nel suo taxi. In pratica, ha svernato nel suo maoku. Il maoku: il migliore amico dell'uomo.
E all'inizio della primavera, mentre i rami si preparano a sfoggiare le prime timide gemme e la natura prepara il suo risveglio, anche il maoku comincia a desiderare di muoversi, ormai dotato di vita propria. E si fa sentire, nel chiuso dell'abitacolo, dove per mesi l'aria non e' mai stata cambiata per proteggersi dal freddo e l'odore di mutandone-seconda pelle si mischia all'aria calda del riscaldamento dell'auto.
Se Dario Argento venisse a Pechino di questi tempi, sono certa che potrebbe tranquillamente creare un horror dal titolo "L'alba dei maoku viventi", rivisitazione in chiave pechinese del suo film forse piu' parodiato, in cui i numerosi centri commerciali della Capitale vengono presi di mira da orde impazzite di mutandoni di lana dotati di vita propria.


Tuesday 7 February 2012

Gaffe alla francese... forse

W la France! E io che mi preoccupavo delle liti mediatiche tra Alemanno e la protezione civile!
Poco fa mia sorella G mi ha segnalato la gaffe del Ministro della Sanita' francese, Nora Berra, che nel suo blog avrebbe consigliato di "stare a casa" (per il maltempo) anche ai... senzatetto. Poveracci. Cornuti e mazziati, come si dice.
Esultavamo cosi' tra noi due pensando che finalmente la Francia, l'impeccabile Francia che va a braccetto con la Germania, ci aveva rimesso la faccia.
Ma tranquilli tutti, l'allarme e' superato e il primato delle gaffe e' ancora italiano: lo stesso consiglio lo aveva gia' dato il telegiornale Studio Aperto in data 3 febbraio.
Rien ne va plus.

Sunday 5 February 2012

Nevicate all'italiana

Grande (anche quest'anno) la polemica sul come l'Italia non fosse pronta ad affrontare la nevicata di questi giorni.
I media parlano di emergenza ovunque, mia sorella in Emilia Romagna mi dice che le strade sono mantenute pulite e in auto si transita; la mia amica C a Milano dice che si', nevica ma non e' tragico; voli cancellati, almeno da parte di Alitalia - ma Alitalia cancella appena tira un alito di vento; che Roma sia in stato di emergenza per una nevicata abbondante non stupisce piu' di tanto... ma quando mai a Roma nevica? Ogni 27 anni, dicono. La foto del Colosseo imbiancato sta facendo il giro del mondo.

Ma per non far smettere il mondo di sorridere di noi, neppure per un giorno, ci si mette la polemica tra il Sindaco di Roma e la Protezione Civile. Il Sindaco sottolinea che ci si aspettavano 35mm di precipitazioni, ma la Protezione Civile mette i puntini sulle "i": 35mm di precipitazioni in acqua, se si parla di neve, diventano cm. Un dibattito en plein air che secondo me (per il bene del Paese!) avrebbero dovuto tenersi ben ben per se'. Al prossimo Sindaco, fategli fare un esame ad hoc prima di insediarlo al Campidoglio - anche se questo si e' da poco laureato in ingegneria ambientale. Ma se le statistiche non mentono, se ne riparlera' col Sindaco del 2039.
Direi che la nevicata, oltre a regalare cartoline inedite di Roma e a creare siparietti tragi-comici tra le istituzioni, serve anche a coprire almeno per qualche giorno lo sventurato capitano Schettino, proprio mentre la giovane moldava stava rilasciando interviste a destra e a manca.

La Nevicata del '56, Mia Martini

Saturday 4 February 2012

E adesso la pubblicita'

Cultura che vai, pubblicita' che trovi.
 Qui a Pechino il mio cellulare e' tempestato non tanto da sms e telefonate di amici e colleghi, quanto da sms  pubblicitari.
Ne ricevo almeno una decina al giorno, molti dei quali mi offrono case (in affitto o vendita), mutui, prestiti e naturalmente anche lezioni per i miei eventuali figli. Questi ultimi mi si rivolgono con "Caro capofamiglia" e fioccano soprattutto nel periodo in cui i ragazzi sono sottoposti allo "stress da esami", malattia popolarissima qui in Asia. Ci fanno pure le telenovelas.
Stamattina mi e' arrivato un bel messaggio che recitava piu' o meno cosi' e che faceva leva sulla pietas filiale di tradizione confuciana e sui sentimenti "natalizi" che suscita la Festa di Primavera o Capodanno cinese che dir si voglia:
"Hai passato un bel Capodanno cinese? Ah, che bello rimpinzarsi di ravioli e stare con mamma e papa'. Ma ormai sei diventato grande e sei lontano dai tuoi genitori... e allora, comprati una bella casa da 4 e falli venire a vivere con te! Chiamaci al n......"
Ahahaha. Certo, e magari faccio venire anche gli eventuali suoceri. Poi pero' emigro in Peru'.

Pubblicita' per perdere peso

Friday 3 February 2012

Morbo di....?





Ho scoperto di avere un nuovo morbo che ho teorizzato solo in questi giorni di inattivita' fisico-mentale. Nel mio delirio di consumata lettrice, ho una forte attrazione per i libri cicciuti, di spessore fisico piu' che intellettivo.  Un libro ha solo 100 pagine? Non mi attira. Comincia a creare attrazione se supera 300 ed e' attrazione sicura se viaggia su 500. Oltre 600, e' amore.
Ho scoperto quindi che dovrei assolutamente leggere in questa vita A suitable boy di tale Seth Vikram, per poi buttarmi su Il Visconte di Bragelonne di Dumas padre e passare dalla Francia alla Russia con Guerra e Pace (ok, l'ho gia' letto, ma sono passati 20 anni, potrei ridargli una botta), per tornare in Austria e prendere un assaggio de L'uomo senza qualita' di Musil. Nel giro di libri sovrappeso, dovrei poi includere Infinite Jest di David Foster Wallace, Atlas Shrugged di Ayn Rand e - confesso - non ho mai avuto il coraggio di affrontare il Joyce di Finnegans Wake e l'Ulisse. Nessuna delle fonti che ho brevemente consultato per trovare queste indicazioni cita pero' i capolavori di lunghezza della letteratura cinese come Il Sogno della Camera Rossa. E qui mi fermo nella mia elencazione. Anche solo mettere i titoli di cotante pagine nero su bianco ha prodotto un effetto calmante.

Thursday 2 February 2012

The origin of things

I have often wondered about the origin of the word HANDKERCHIEF. How come something to blow your nose, wipe your eyes and so on and so forth is called... handkerchief?
Apparently, the answer lies in China. French sailors went back to France during the 15th century, bringing back light pieces of cloth that were particularly appreciated by French ladies. They were originally used by Chinese women to cover their heads and protect them from the sun while working in the fields. So here came the French name: couvrechef (cover for the head) which was later anglicized into kerchief. Since basically at the beginning it was just a fashion item to be carried around, it soon became known as hand kerchief: ladies had parasols against the sun and it was common to wipe one's nose in a sleeve or blow it into the air.
Only in the 16th century, the etiquette started being against using sleeves, while blowing into the air was still admitted. Erasmus of Rotterdam in 1530 recorded that the right way to blow one's nose was the hand kerchief, soon to become handkerchief, still mostly unknown to the Chinese (at least for nose blowing). Those sailors should definitely come back to China with some.



Contadina con fazzoletto, Cesare Laurenti