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Wednesday, 17 October 2012

Lo specchio del paese

 Stasera al Grand National Theatre Maurizio Pollini ha incantato tutti con i suoi 4 Beethoven, un crescendo di difficolta' ed impeccabile resa, e verve. Alla fine del concerto, c'era da meravigliarsi che quel signore in frac avesse mani cosi' agili, lui che entrava ed usciva dal palco un poco ricurvo, col passo un poco tremolante, che sembrava usare il piano per sorreggersi nel fare gli inchini al pubblico entusiasta.
E cosi' ho pensato che e' uno dei migliori pianisti italiani su piazza, ed e' nato nel 1942. Ha esattamente 70 anni e da almeno 40 calca le scene a livello mondiale. Stasera si esibiva, non certo per la prima volta, nel paese in cui i pianisti migliori si chiamano Lang Lang, Li Yundi e Chen Sa e che insieme, oggi, fanno poco piu' di 90 anni.
Sara' che in questi giorni le polemiche  sulle cariche parlamentari che in Italia si protraggono per decenni, ventenni e via discorrendo stanno imperversando sui giornali. Sara' che tutti hanno fatto le proprie considerazioni sulla quasi assenza di ricambio generazionale nella classe politica che, rimpasto piu' rimpasto meno, piu' o meno e' sempre la stessa - almeno da quando sono nata io.  Ma il concerto di stasera mi e' sembrato davvero uno specchio perfetto del nostro paese. 

Saturday, 17 March 2012

The Iron Lady


Ne parlano tutti bene, soprattutto dell'interpretazione di lei, Maryl Streep, che si e' cosi' guadagnata un Oscar come miglior attrice protagonista.
Tuttavia, fin dall'inizio, per quanto invogliata da tutto cio' che di positivo avevo sentito dire, mi sono sentita prendere da un mini-attacco di nausea. Si', perche' la mitica Signora Thatcher (oggi Baronessa, credo) e' ancora viva e mi e' subito apparso di cattivo gusto dipingerla in preda ad una demenza senile che la fa parlare costantemente con il fantasma del marito. Il film, cosi' impostato, sembra piu' una celebrazione di questo legame di amore che dura al di la' dei confini naturali della vita e della sanita' mentale. Un concetto bellissimo, ma non quello che ci si aspetta nel mettersi a guardare un film che si intitola The Iron Lady.
La Signora Thatcher e' ricordata dal pubblico in eta' per farlo come un personaggio fra i maggiori del suo secolo, per le scelte impopolari soprattutto, per i disordini sociali degli Anni Settanta, gli scioperi dei minatori,  per la guerra nelle Falklands e, non ultimo, per essere una delle pochissime donne al timone in un mondo prevalentemente maschile. Oggi ci sono le Merkel, le Clinton, le First Lady americane a volte perfino piu' in vista dei mariti. Margaret era praticamente sola, in un mondo di Reagan, Bush, Kohl, Mitterand, Gorbacev. Simpatie, ne riscuoteva poche. Cosi' ha ancora meno senso farla uscire da Downing Street n. 10 con il sottofondo della Casta Diva (quale che sia il rimando interno ad una precedente scena del film) e terminare il film con il Preludio di Bach, che a me fa venire in mente subito l'Ave Maria e quindi mi porta naturaliter a cadere dal divano pensando "E ora che c'entra questo con Margaret Thatcher??"




Saturday, 25 February 2012

Li Yugang, professione: female impersonator

Mentre tutti parlano di "divorzio breve si' o no", io mi dedico ad un post che volevo scrivere da giorni..
Come molti sanno, anche solo per sentito dire,  la Cina  ha una lunga serie di attori di teatro tradizionale noti per impersonare personaggi femminili, i female impersonators appunto. Il piu' noto anche all'estero rimane Mei Lanfang. Nel 1949, il Partito proibi' che gli attori potessero specializzarsi nei ruoli femminili, chiaramente per una politica repressiva nei confronti dell'omosessualita', di cui i female impersonators erano considerati comunque dei simboli troppo aperti (anche se, va detto, female impersonator non significa necessariamente un particolare orientamento sessuale). Negli Anni Ottanta, vi fu una ripresa del ruolo o comunque una tacita accettazione di un revival da parte del Partito e ad oggi si contano i female impersonators cinesi sulle dita di due mani e si avanza pure qualche dito.
Il vero contender di Mei Lanfang in quanto a fama, oggi, e' certo Li Yugang, un cantante che esce da un concorso nazionale stile American Idol, famoso per i suoi ruoli femminili. Per caso, mi sono trovata ad assistere al suo spettacolo Paintings of the Four Beauties, portato in scena niente di meno che al Teatro dell'Opera di Pechino accanto a Piazza Tiananmen per tre sere consecutive. Li Yugang, un giovanotto poco piu' che trentenne, ha fatto registrare il tutto esaurito, tra il delirio di giovinette che sotto il palco sventolavano bastoncini lunminescenti e il suo fan club, costituito da agguerritissime signore over 50, armate di gadget creati dalla presidentessa del club, opuscoli informativi sulla loro star e rari dvd della sua prima performance, di cui mi hanno fatto dono  per iniziarmi all'arte di Li Yugang. Il cantante ha montato uno spettacolo di 90 minuti, stupendo con la sua performance non solo per l'attenzione al trucco e ai costumi ricercatissimi, ma anche per la sua voce femminile, in assoluto contrasto con la sua ultima uscita in giacca e pantaloni ed una canzone pop cantata con voce assolutamente maschile. Eppure non c'e' trucco e non c'e' inganno, entrambe le voci sono le sue.
Quello che e' evidente nello spettacolo e' che a recitare la parte femminile Yugang si diverte, fa moine, e' lezioso, divertente; quando esce il vero Yugang, e' un ragazzo timido e gentile. Alla fine dello spettacolo, accompagnato da due o tre bodyguard per difenderlo dall'attacco delle signore impazzite, Li Yugang si e' dato al suo fan club per strette di mano, un augurio di Buon San Valentino e foto ricordo che sicuramente le signore terranno come santini, sulla scalinata antistante il Teatro.
C'e' un Li Yugang International Fan Club su Facebook e lui stesso posta costantemente su Weibo (il Twitter cinese) per tenere informate le sue fan - anche oltreoceano! -  delle sue attivita'.

Monday, 13 February 2012

Misteri della domenica

Mentre Whitney Houston moriva per cause ancora ignote al Beverly Hilton di Los Angeles, gettando nello sgomento tutti i suoi fan (ancora numerosi, nonostante i disastrosi, tragici ultimi anni), io mi stavo lambiccando il cervello con un altro quesito che immagino, al pari dell'autopsia, avra' una sua risposta a breve.
Ma chi era quel genio che, mentre la Concordia affondava, stava tranquillo a filmare tutto quello che accadeva, salvo poi correre per i corridoi della nave in cerca di... ? Salvezza? Altri scoop? Per me si tratta di un possessore di iPhone con qualche velleita' giornalistica - a meno che la bionda moldava non stesse invece facendo un filmatino ricordo del suo capitano coraggioso. Proprio qualche giorno fa, avevo preannunciato che la nevicata su Roma avrebbe dato solo una tregua di pochi giorni a Schettino... ecco cosa si stava preparando per lui una volta sciolti i ghiacci.
Staremo a vedere.

Saturday, 5 November 2011

Total Eclipse of the Heart vs Eclissi del Cuore


Non sono contro le cover o le traduzioni di canzoni in altre lingue. Ci sono cose di buona qualita' anche in questo campo di "recupero".

Eppure sono agghiacciata per la versione di Total Eclipse of the Heart che RTL sta presentando in questi giorni come Novita', Eclissi del Cuore cantata da L'Aura e Nek.
Fedelta' alla traccia musicale e al testo, d'accordo, ma in italiano non ha senso. E poi... insomma, una canzone che ha quasi 30 anni di storia alle spalle. Andiamoci piano.
Gia' quando Nek canta "Tornerai non sai" per rendere "turn around bright eyes" a me vengono i brividi e non di piacere.
E allora lancio un appello: non trasmettetela come se fosse una gran bella novita'. Mi si ghiaccia il sangue nelle vene.