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Sunday 20 January 2013

Mio - for Italian foodies

Yesterday night I finally had a chance to try out the new addition to the Italian restaurants in Beijing. Mio belongs to the upper end of the current offer and it's one of the restaurants inside the newly opened Four Seasons Hotel down Liangmaqiao South Road.
Their website maintains the attire should be smart-casual, but when you enter the premises of the restaurant you doubt you chose the wrong pair of jeans. Luckily, after a while you actually notice that no one is dressed better than you are - actually I was the smart, while the others were the casual ones.
The deco is a little bit over the top, all dark and with lame lights on the walls, mirrors on the ceiling - and the pink champagne on ice. The kitchen space is open and you can have a view over the sous chefs and the pizza ovens. After the cold feeling which welcomes you at the beginning the place actually warms up.
The service was attentive without being suffocating. I could actually place the napkin on my lap by myself!

The menu was not too long to read  but offered some challenges in terms of choice. Pricewise, I would never try out a mushroom-and-asparagus risotto priced at 450-some RMB per portion (little less than 50 euro) In the end, we opted for a pizzetta as appetizer, pasta dishes and desserts. Pizzetta is a small pizza (about 9 inches) baked in their own fire-wood oven. It was ok, without being impressive. Pasta was actually quite good: my homemade fusilli were just perfect, all green because of the rocket pesto which had the right touch of bitter, counterbalanced by the spicy of the fresh red pepper and the sweet of zucchini and cuttlefish.Chromatically, it was also quite appealing.
As dessert, they had "baba" and icecream made by the chef (from Florence, Italy) while the rest of the things on the menu came from their pastry shop. I tried their semifreddo which was ok without impressing me much.
While I was not the one to choose the wine, they had apparently a good selection of Italian wines from Antinori and my glass of Ornellaia did not disappoint me.

All in all, the place is good but overpriced - as any Italian restaurant in 5-star hotels. Apparently, Beijing is a tough market for Italian foodies and only the Italian restaurants managed by hotels have a chance to succeed: they have the right structure and of course they can rely on the customers from the hotel itself. No problem with the rent or with the service because they can afford to hire the best staff on the market and can offer proper training, also linguistically.
Even though I am not sure I will be back, I am certain Mio will continue to work quite successfully.

Tuesday 8 January 2013

E' ora di pranzo

Ecco che tra poco si ricomincerà a lavorare e tornerà il problema di cosa mangiare, dove, e soprattutto con quale tipo di attrezzatura, nel caso si opti per il fai-da-te. Non che in casa manchino i famosi tupperware o le posate che ben avvolte in pezzi di carta da cucina fanno il loro dovere, trasportate in una borsa di stoffe di quelle che i supermercati vendono al posto delle super-inquinanti borse di plastica. E' un bel daffare e soprattutto poco elegante, non c'è che dire. Possibile essere comunque alla moda anche nel trasporto vettovaglie?
I francesi pensano di sì. "Rubando" il campo ai giapponesi, monbento ha ideato e messo in vendita online una serie di stilosissime attrezzature per il lunch fuori casa: scatole (i "bento", appunto, in giapponese) colorate per il trasporto dei cibi, utilizzabili anche nel microonde; borsine pratiche ma molto modaiole per il trasporto delle scatole; posate coordinate inseribili in uno scomparto della scatola; pratici contenitori per il trasporto dei condimenti e molto altro ancora.
Naturalmente, mentre il design è europeo la realizzazione dei prodotti è cinese. Ma cosa non lo è al giorno d'oggi? Come già succedeva per la mooncup (probabilmente fabbricata a Guangzhou), anche il bento di monbento non è tuttavia acquistabile in Cina. Tanto più che in Cina di lunch-box sono pieni e che siano oggetti anche belli a loro non importa gran che. Purchè si mangi.

Friday 4 January 2013

Invenzioni 2012

Pollice su per il casco-cuscino che ti permette di dormire ovunque tu sia, in praticamente qualsiasi posizione,

con anche due pratici fori laterali per le mani, nel caso ti accasciassi sulla scrivania dopo ore passate a lambiccarti il cervello o grattarti il naso. Ideato dagli spagnoli (sì, niente giapponesi questa volta, ma quelli lavorano per antonomasia, gli spagnoli sono latini e la siesta è importante),  si compra online per un non troppo modico 80 euro sul sito dello studio dei designer dell'Ostrich pillow.

Pollice verso per la Pizza in Padella della Buitoni. La casa produttrice ha ideato questa pasta che puoi cuocere in forno o in padella ottenendo lo stesso risultato in soli 7 minuti. Sorry, Buitoni, se è in padella non è pizza.  

Thursday 3 January 2013

Real Time... o no?


Ammetto che da molto tempo ormai non guardo più la TV, salvo film in dvd e qualche puntata (tutte) di Cuochi e Fiamme via pc. La mia TV - che poi è in dotazione all'appartamento - prende polvere sul porta tv ed è un baraccone enorme che fa massa e peso. Appunto personale: devo ricordare di chiedere al padrone di casa di privarmene - sempre se rinnoviamo il contratto.
Quando arrivo a casa dei miei qui in Italia non manco di farmi una scorpacciata di quanto offre la televisione: si va dai canali regionali ai classici Canale5&co., hai nuovi canali cielo, la7d, realtime. E qui si scopre che non è più la tv-finzione che "tira", quanto la tv che replica fedelmente la realtà. Così che non c'è neppure più bisogno di uscire di casa per trovare la realtà, poichè entra direttamente in casa sotto le più svariate forme. Ieri verso l'ora dell'aperitivo, ad esempio, in Buccia di Banana due donne venivano stilisticamente rivisitate da  coppie di stylists in competizione, e una delle due pubblicamente additata come la trentenne un po' sfigata con una madre dal carattere molto, troppo forte. La sera prima Gordon Ramsey - e in principio fu lo chef - pigliava tutti ad insulti nella cucina della decima edizione di Hell's Kitchen, prendendosela in particolare con i "famosi" pettini di mare che quegli idioti dei suoi chef (citazione dal programma)  non riuscivano proprio a cuocere come dice lui. Forse se le chiamasse semplicemente capesante verrebbero meglio?
Ieri dopo cena poi è spuntata Tabatha, che è andata a salvare un salone di parrucchiera dalla rovina: e giù lacrime della proprietaria (evidentemente in crisi depressiva) e del marito (evidentemente già ben oltre la crisi depressiva) , non tanto al pensiero che il dispenser dell'acqua brulicasse di scarafaggi ma naturalmente al pensiero di rimanere in mutande sul selciato, senza casa e senza lavoro.
E poi c'è il programma che ti trova la casa, ti combina il matrimonio, ti educa i figli... tra poco ci sarà pure quello che ti organizza il funerale. Anzi, se non c'è e nessuno ci ha pensato chiedo pubblicamente il copyright su questa fantastica idea. Scegli la bara prima, la chiesa, gli invitati, il rinfresco, i fiori, la musica. Come un matrimonio, ma un po' più contenuto, misurato, solenne.

Wednesday 2 January 2013

Supermarket, what a dread!

 I love shopping, even if it's just groceries. I like to take my shopping trolley, walk slowly down the aisles, choose this brand instead of that, fusilli or penne? any new fragrance in the personal hygiene section? I find it relaxing.
Of course, one has to be careful. Especially if the supermarket is very full, especially if you notice signs of nervousness around you. Mom with crying kids? Avoid their aisle. Lady pushing her trolley as if she is running for her life? Give her way. Other lady darting killer looks every time somebody stands in front of HER shelf? Come back later.
The risks are manyfold if you don't follow these simple shopping tactics. You could enter an unwanted discussion, or the Mom with the crying kids could be panicking a little and ask YOUR help to reach for the oil on the top shelf. Or someone could hurt you with the shopping trolley.
Seems unlikely you say? Not in the UK and maybe we should pay attention in other parts of the world too. Especially around Christmas time, some customers were hit by other customers with their trolleys, and not by accident. The hitters did so on purpose and sometimes with very serious consequences. It's called "trolley rage" and according to the dictionary it's associated both with airports and stations but also with small grocery shops. Indeed, it looks like the dimensions of the place we are shopping in does not affect the rage. It's the slowness of the customers, the hesitation in front of the shelves that causes the rage and the hit.
The hit is not always immediate, some people are so furious that they are ready to wait for you at the exit to run over you better. Isn't it called premeditation? So please, watch out. Somebody could be choosing you as their next target...  



Tuesday 1 January 2013

Il Primo dell'Anno

Il Primo dell'Anno è esattamente come Santo Stefano. E' semplicemente "il giorno dopo". Quello in cui ci si ri-siede a tavola sì, ma quasi più per abitudine che per reale necessità. La giornata comincia tardi, passa pigra e lenta, sembra non finire mai. Chi può non si toglie neppure il pigiama di dosso. Chi ha ospiti sogna di avere ancora il pigiama addosso.
I TG sono tutti uguali, si scambiano il servizio sui botti di San Silvestro e rilanciano il numero dei morti e feriti da uso improprio dei fuochi. Quest'anno tutto e' reso più movimentato dall'improbabile salvataggio on tape del rapito Calevo - no comment, anche se ce ne sarebbe da dire...
E' anche l'ultima occasione per fare gli auguri a quelli che proprio ci siamo scordati, l'ultima chance di grattare il barile nella nostra rubrica telefonica e inviare gli ultimi sms celebrativi prima di seguire una delle possibili alternative per trascorrere il pomeriggio:
a) ritornare fra le coperte per un sacrosanto pisolino pomeridiano;
b) decidere quale film vedere al cinema nel tardo pomeriggio;
c) pensare se non sarebbe meglio saltare la cena per non aggravare girovita e colesterolo.

Forza. Domani si comincia ufficialmente il nuovo anno.