Lezioni yoga online

Tuesday 24 July 2012

Indovina la trama (2)

Un film cosi' brutto che il regista e' stato ucciso al termine delle riprese

Monday 23 July 2012

I vestiti nuovi dell'Imperatore

Non sarebbe Pechino se tutto non fosse con il superlativo assoluto. Qui niente e' normale: il brutto e' sempre il piu' brutto e il bello il piu' bello. Cosi' se piove acqua a secchiate per 10 ore consecutive, di sicuro e' la peggiore alluvione (da 60 anni a questa parte). La documentazione fotografica e' tutta online: auto sommerse, gente che nuota per la strada, le vie trasformate in torrenti d'acqua in piena. Certo, e' successo, come gia' era successo con molta meno pioggia circa 10 mesi fa. La foto delle auto galleggianti su un tratto del Terzo Anello fecero il giro della stampa nazionale ed internazionale, mentre gli amici cinesi mi raccontavano di un fiume d'acqua che era sceso improvviso, come in un film dell'orrore di terza categoria, per le scale della metropolitana.
Nel mio piccolo, posso dire che l'ampio cortile sotto casa era diventato una piscina di acqua melmosa che e' ancora in fase di prosciugamento. Ieri sono scesa in perlustrazione, tra omini armati di ramazze a cercare di far scorrere gli ultimi residui d'acqua, ma soprattutto a cercare di pulire il selciato diventato limaccioso. Tutti i tombini scoperchiati, un tanfo che non andra' via neanche se si mettono a soffiare tutti i venti perche', diciamocelo, quello sul selciato non e' fango. E oggi sono ancora li', gli omini, a ramazzare il pavimento.
I cinesi si stanno divertendo un sacco a raccontarsi gli avvenimenti di sabato: dove eri? cosa facevi? come sei tornato a casa? Una giornata da ricordare. Si', perche' neppure il Partito, che pure tutto puo', puo' qualcosa quando si scatenano gli elementi in una citta' costruita contro qualsiasi regolamentazione urbana, senza un adeguato sistema di fognature, di scolo o di isolamento. E cosi' la gente se la ride, si', perche' l'imperatore - ancora una volta - e' nudo.

Monday 16 July 2012

Censura di Stato



Ieri, in uno slancio rivolto all'informazione internazionale in formato cartaceo, ho deciso di acquistare copia della rivista The Economist. Come sempre scorro rapidamente l'indice e comincio a leggerlo dal primo articolo di mio interesse. Ieri ad esempio a pag. 31 cominciava una sezione dedicata alla Cina con qualche titolo interessante, seppure va detto che fin dai titoli non sembrava vi fossero particolari rivelazioni negli articoli. Il punto davvero interessante di detti articoli e' che ... non c'erano. Semplicemente lda pag. 30 si saltava direttamente alla pagina 33. La censura di Stato ha colpito, con veri e propri colpi di forbice.
Inutile commentare sull'assurdita' di questo atteggiamento. Siamo nel 2012 e chi vuole documentarsi sulla Cina o lo ha gia' fatto da tempo o comunque non saranno quelle due facciate censurate da alcune copie di una rivista ad ostacolare il potere dell'informazione. D'altronde, si parla della nostra come della societa' dell'informazione, il che significa appunto che l'informazione permea la nostra vita in decine di modi. La censura sul cartaceo e' diventata un provvedimento che sa di Inquisizione e francamente di ridicolo. Almeno vedere le copie della Lonely Planet sbianchettate artigianalmente nella parte in cui si citavano i fatti del giugno '89 faceva sorridere (dieci anni fa). Le pagine mancanti del The Economist, oggi, fanno solo scuotere la testa: e' questo il Paese dei miracoli? Sara', a me sembra ancora il Paese dei balocchi.

Sunday 15 July 2012

Hot yoga fever

I have been practicing hot yoga for more than one year now. It has been very beneficial for my health: no more back and neck pain, and mentally beneficial too. I am not a yogaholic, meaning that I practice once per week, but still, I am quite proud of having found finally some kind of sport activity that I like.
Starting April this year I began having some problems with my practice, though. About 4 hours after my class, I had fevers, shivers, muscle contractions. Since I was practicing mainly on Saturday afternoon, I christened my symptoms "Saturday night fever", thus easing a bit the worry that of course I felt about this condition.
I searched the Internet for answers to my doubts, and found out I was not the only one to have that kind of experience. There are entire forums on the Web dedicated to this kind of problem. Funny that nobody could provide a solution.
I have apparently found one. I started thinking back to what had changed in my life, what I was doing different and what the symptoms were telling me about my body. I have always been one to drink very little. Hot yoga teaches me that water is very important. If you do not drink enough before the class, you will not stand it. If you do not drink enough after the class, you will not replete the water you have lost during practice. I started thinking that my symptoms were actually very similar to the one you can experience with dehydration, for example at high altitudes and tried my solution starting from the assumption that water was the answer. So yesterday after class I drank as much water as I had drunk before class in a very scientific way because I know that I do not feel the thirst so I kept drinking even though I had no stimulus.
Good for me that the experiment worked out pretty well: no fevers, no shivers, no muscle pains and contractions. Otherwise, yesterday would have been my last class!

Saturday 14 July 2012

Ma quando e' successo????

Camicia by Jean Paul Gaultier... che meraviglia!
Evidentemente mentre io ero impegnata a montare la mia maionese light oppure mentre aspettavo di sperimentarne l'esito, e' successo il gossip dell'estate: Katie Holmes e Tom Cruise, la coppia meno affiatata di Hollywood, ha divorziato. Ci sono voluti ben 6 anni e una figlia prima che questo chiacchierato matrimonio andasse a rotoli. Certo, dopo 6 anni non si puo' neppure dire "Lo avevo detto io!" - a Hollywood e' una facile previsione, da Nostradamus de' noantri.
Quello che in realta' mi chiedo e': quando e' successo? E com'e' che sono stata l'ultima a saperlo? Perche' non ho visto niente su Yahoo!Gossip??? Perche' la radio non mi ha informato?????
... Mi sento la grande esclusa.

Ah, intanto che ci sono: la mia maionese light non e' per niente male.

Thursday 12 July 2012

Abracadabra

Sono nel mood della sperimentazione culinaria. Ho pensato che vorrei preparare una mousse di tonno e capperi perche' ho voglia di salato, ma... non sono una fan della maionese. Anzi, diciamoci la verita', come Puffo Quattrocchi io ODIO la maionese.
Prendendo quindi spunto da una ricetta di maionese light senza uova che ho trovato sul web e attribuita ad un certo Marco Bianchi ("Tesoro, salviamo i ragazzi"), ho fatto la mia versione con quello che avevo in casa:
50 ml di latte fresco (lui consiglia il latte di soia)
50 ml di olio evo (lui fa olio di semi e olio di oliva )
1 cucchiaio di aceto di mele
sale e pepe

Passato il tutto al minipinimer per qualche minuto e riposto in frigorifero.

Il punto e' che adesso deve riposare 3 ore.


Monday 2 July 2012

Nuovo Cinema Paradiso

Mi rendo conto che sto vedendo i capolavori del cinema italiano in tarda eta'. Eppure ne sono felice, perche' li vedo con un occhio e una interpretazione che prima non avrei certo saputo dedicarvi. Ad esempio, se avessi visto Nuovo Cinema Paradiso nel 1989 chissa' che ci avrei capito. Chissa' se non avrei semplicemente pensato "Pero', che fico il protagonista giovane".
Intanto, diciamo pure - per togliere anche questo imbarazzo - che qualche lacrimuccia l'ho versata e su piu' scene. Ma deve essere stata "la coralita' dei sentimenti" del piccolo paese siciliano inventato da Tornatore a toccare piu' corde. Per chi non ha vissuto in un paesino italiano forse e' difficile capire che quelle figure che appaiono stereotipate (lo scemo del villaggio, il prete, il villan rifatto, la vedova...) in realta' ci sono, eccome. Cosi' come ci sono quei sentimenti di unita', perche' ci si conosce tutti e tutti sanno tutto di tutti o perche' c'e' davvero una vita di piazza (come la piazza su cui si affaccia il cinema del film) o perche' c'e' sempre qualcuno che dalla finestra vede e sa tutto. E cosi', proprio come nel film la gente del posto si appassiona ai film proiettati - piange, ride, si commuove, applaude - cosi' lo spettatore di Nuovo Cinema Paradiso vorrebbe applaudire, si commuove, ride, piange. E' questo il suo punto di forza principale.
Del film esistono due versioni: una per il mercato italiano e una per il mercato internazionale. Io ho visto la prima, integrale, e credo che il successo internazionale del film sia stato salvato da quel provvidenziale taglio: 20 minuti di totale irrealta', in cui il protagonista adulto rivive per attimi l'incontro con quella che e' stata il suo primo amore. L'incontro, oltre ad essere ai confini del possibile, e' quasi inutile nell'economia della storia narrata. E' l'unica vera pecca di un film altrimenti perfetto.