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Sunday 29 April 2012

Scampata tragedia



Sono andata a vedere Il Lago dei Cigni, al Grand National Theatre di Pechino, portato in scena dal Balletto Nazionale di Cuba, "uno dei dieci migliori corpi di ballo al mondo" annuncia il Vice Sindaco di Pechino. Io non lo so, ma certo e' che ai cinesi cio' che non e' inserito in una qualche classifica non piace.
Dunque, il balletto e' stato davvero molto bello. I ballerini bravissimi, specie la prima ballerina Odette/Odile, che lascia senza fiato nella parte del Cigno Nero, ma anche tutti i Cigni; bella l'orchestra (soprattutto bello che ci fosse l'orchestra!).
Certo, per una che non e' esattamente esperta del settore, mi aspettavo quanto meno di assistere alla morte del cigno. Non tanto per quel gusto del tragico che ogni tanto qualcuno mi attribuisce, ma per il semplice fatto che Lago dei Cigni = Morte del Cigno. IL CIGNO HA DA MORI'.
E invece no. Stasera e' sopravvissuto. Con mio grande disappunto, il bene ha vinto sul male e quello scemo del principe nonostante il comportamento increscioso tenuto nei confronti di Odette la porta pure all'altare nelle sue sembianze umane. Diciamoci la verita', si meritava di sposare una gallina e non certo un (ex) cigno, quindi meglio la morte, per entrambi.
Va be', non e' successo. E anzi, sembra che il lieto fine fosse molto caro ai balletti sovietici e forse molto piu' in linea con lo spirito del Lago dei Cigni originario. E anzi, sembra proprio che il lieto fine sia ormai adottato piu' della tragedia un po' in tutto il mondo.
Che dire? Ma su 4 serate non e' che magari 1 almeno va a finire male?

Saturday 28 April 2012

Un amore incompreso

More about The Blind Assassin


Che peccato non poter trasmettere l'amore per un libro che ci ha preso davvero agli altri!
The Blind Assassin di Margaret Atwood, non riesco a convincere nessuno dei miei (pochi) amici a provarlo. Qualcuno e' scoraggiato dal titolo, dicendomi che dopo il post sulle bambole assassine non ne vuole sapere dei miei consigli di lettura, qualcuno mi mente dicendo che lo trova bellissimo ma poi scopro che non l'ha letto per niente.
D'accordo, me ne faro' una ragione ma intanto voglio affidare a questo post alcune citazioni che ho doverosamente tratto da questo vero capolavoro al femminile senza essere femminista.
#1. Even if love was underneath it all, there was a great deal piled on top, and what would you find when you dug down?
#2. What you don't know won't hurt you. A dubious maxim: sometimes what you don't know can hurt you very much.
#3. More and more I feel like a letter - deposited here, collected there. But a letter addressed to no one.
#4. ...trying to look purposeful; trying not to look so lonely and empty.
#5. (This last was not true, but I was learning which lies, as a wife, I was automatically expected to tell.)
#6. He's a man for whom chewing is a form of thinking.
#7. Soon you'll regret all that sun-tanning. Your face will look like a testicle.
#8. But in life, a tragedy is not one long scream. It includes everything that led up to it. Hour after trivial hour, day after day, year after year, and the the sudden moment
#9. No flowers without shit.


Tuesday 24 April 2012

Impressioni londinesi

Impressione #1: Londra è un grande McDonald a cielo aperto: tutto sa di patatina fritta.
Impressione #2: se ti bagni solo una volta al giorno puoi considerarti fortunato.
Impressione #3: a Londra gli inglesi sono una specie in via di estinzione.
Impressione #4: i corvi della Tower of London sono mostri preistorici.  
Impressione #5: sono sempre più convinta che Enrico VIII avesse un problema di ego. Se no non si spiegherebbe l'armatura con il "porta-pacco" così in evidenza...


Impressione #6: non è vero che la libreria Grant&Cutler si trova in Great Malborough Rd. Si è spostata nel flagship di Foyle's!
Impressione #7: le donne inglesi soffrono di caldane.
Impressione #8: la prossima volta farò il giro guidato nei luoghi del delitto di Jack lo Squartatore.
Impressione #9: Lucien Freud ha sicuramente preferito fare il ritratto alla sua amica grassa che non alla Regina Elisabetta. Quanto meno ha potuto pregare l'amica di posare nuda...
Impressione #10: se ti trovi lungo il Tamigi, i migliori bagni pubblici sono quelli all'interno della Royal Festival Hall: puliti e gratuiti.
Impressione #11: va bene essere un'isola e non partecipare all'euro-zona, ma costa tutto davvero troppo.
Impressione #12: Londra e i londinesi sono come la raccontano Dickens, Lodge e Townsend, in epoche diverse.
Impressione #13: gli inglesi sono ossessionati dalle chiese. Chi altri le tramuterebbe in pub o abitazione privata?

Thursday 12 April 2012

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei

I libri di cucina ci sono sempre stati. Eppure nel fare un giro in libreria oggi dopo tanto tempo, noto un forte incremento della sezione. Ormai non ci sono più i vecchi format, quasi del tutto sostituiti da chef-star o conduttori di programmi di cucina. Fioccano le Antonelle Clerici, le Benedette Parodi e libri di chef di cui non so nulla accanto invece allo stra-noto - almeno per chi si diletta in cucina - Jamie Oliver. Ognuno dice la sua, e ognuno sembra avere acquisito il diritto ad essere pubblicato.
Per chi non ama leggere di cucina, abbondano poi i programmi sulla cucina. Tralasciando le Antonelle Clerici e Benedette Parodi di cui sopra, ecco la tv popolarsi di sfide all'ultimo fornello (come Fuori Menu, che ho scoperto ieri) e anche serie tv che ruotano intorno alla cucina e ai suoi segreti (v. Benvenuti a Tavola).
L'argomento è esploso, dilaga, almeno ai miei occhi che capitano in Italia solo poche volte l'anno. Io me lo spiego in maniera molto semplice, "di pancia": la crisi c'è, ancora, e si fa sentire. Ma mangiare, lo sappiamo fin dalle scuole elementari, è uno dei bisogni primari dell'uomo e della donna. E mangiare si mangia pure in tempi di crisi. E allora che male c'è a tornare ad uno di quei bisogni primordiali ed abbuffarsene, in tutte le salse, in tutte le cotture, farne sfogo, gioco, gara, piacere e lavoro insieme? Almeno la tassa sulla ricetta nessuno ha ancora pensato a metterla.

Tuesday 10 April 2012

Fashionista (4)

Non ho saputo resistere al richiamo irresistibile di Luciano Padovan. Scarpe, parlo di scarpe.
Alla fine ho dovuto operare una scelta difficile ma necessaria:
tra questa

e questa Luciano Padovan art. LCS552......

Monday 9 April 2012

Bambole assassine ed altri misteri pasquali

Non guardo molti film. Eppure ho una strana attrazione per film così detti trash, quelli che nessuno ammette di conoscere o guardare, e che invece io guardo, conosco e cito, forse anche con una punta di orgoglio.
Uno di questi (con tanto di sequel e pre-sequel) è Chuck: la Bambola Assassina. Storia di un orribile bambolo lentigginoso posseduto dal demonio che ama sgozzare le sue vittime e che in uno dei vari episodi cerca di inseminare chiunque gli passi sotto tiro per riprodursi. Ecco, mi sembra uno dei migliori riassunti che potrete trovare su questo film.
Bambola probabile assassina
Chuck mi è prepotentemente tornato in mente in questi giorni di festa perchè appena sono tornata in Italia una bambola dalle pericolose sembianze mi attendeva sulla sua seggiolina a dondolo, sopra al pianoforte. Una bambola vecchietta, dall'apparente aria innocente, il gomitolo di lana con tanto di ferri posati in grembo, l'occhio chiuso... L'incubo purtroppo ricorrente, dopo tutti i Chuck che mi sono sorbita, è che la bambola vecchietta possa aprire gli occhietti spiritati durante la notte e usare i ferri a mo' di arma per i suoi delitti.

Come se non bastasse, la domenica di Pasqua camminavo allegramente per  Borgonovo V.T. in direzione fiera. Lungo il cammino, conficcati davanti ad un edificio dall'aspetto religioso, non mi ritrovo una seria di bambole assassinate a mo' di rito voodoo?
Bambole assassinate

Borgonovo V.T.



Ho chiesto spiegazioni agli abitanti del luogo, ma la risposta è stata che sono lì da tempo per nessuna ragione nota.
Rogo?

E infine, come se le bambole di Chuckiana memoria non fossero abbastanza, stamattina nel cortile del Duomo di Fidenza (Pr), noto con sorpresa un circolo di croci e sedie in legno: preparano un rogo per le streghe? Di questi tempi?
Insomma, io forse non dovrei ne' guardare quei film e, se anche persevero, non dovrei dirlo troppo in giro. Ma la realtà supera la fantasia... anche quando si parla di bambole assassine.


                                                           



Thursday 5 April 2012

Senza parole

Leggo il Corriere della Sera e quasi casco dalla sedia. Marcello Lippi, uno dei nomi italiani piu' noti in campo calcistico (e cito solo i lunghi anni alla Juventus e la sua esperienza in Nazionale, che gli guadagno' una Coppa del Mondo nel 2006) si e' venduto al calcio cinese e in particolare alla squadra di Canton.
...perche', Canton ha una squadra? E poi, il calcio cinese? Si', avra' fatto passi avanti negli ultimi anni ma diciamocelo, la sezione Pulcini dell'Alsenese vanta piu' talento della Nazionale Cinese. Lippi e' classe 1948, significa che ha ancora diversi anni davanti prima di "mettersi in panchina" e sono certa che avrebbe potuto finire la sua carriera di allenatore con maggiore gloria. Forse non cosi' ben pagato, d'accordo.