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Thursday 3 January 2013

Real Time... o no?


Ammetto che da molto tempo ormai non guardo più la TV, salvo film in dvd e qualche puntata (tutte) di Cuochi e Fiamme via pc. La mia TV - che poi è in dotazione all'appartamento - prende polvere sul porta tv ed è un baraccone enorme che fa massa e peso. Appunto personale: devo ricordare di chiedere al padrone di casa di privarmene - sempre se rinnoviamo il contratto.
Quando arrivo a casa dei miei qui in Italia non manco di farmi una scorpacciata di quanto offre la televisione: si va dai canali regionali ai classici Canale5&co., hai nuovi canali cielo, la7d, realtime. E qui si scopre che non è più la tv-finzione che "tira", quanto la tv che replica fedelmente la realtà. Così che non c'è neppure più bisogno di uscire di casa per trovare la realtà, poichè entra direttamente in casa sotto le più svariate forme. Ieri verso l'ora dell'aperitivo, ad esempio, in Buccia di Banana due donne venivano stilisticamente rivisitate da  coppie di stylists in competizione, e una delle due pubblicamente additata come la trentenne un po' sfigata con una madre dal carattere molto, troppo forte. La sera prima Gordon Ramsey - e in principio fu lo chef - pigliava tutti ad insulti nella cucina della decima edizione di Hell's Kitchen, prendendosela in particolare con i "famosi" pettini di mare che quegli idioti dei suoi chef (citazione dal programma)  non riuscivano proprio a cuocere come dice lui. Forse se le chiamasse semplicemente capesante verrebbero meglio?
Ieri dopo cena poi è spuntata Tabatha, che è andata a salvare un salone di parrucchiera dalla rovina: e giù lacrime della proprietaria (evidentemente in crisi depressiva) e del marito (evidentemente già ben oltre la crisi depressiva) , non tanto al pensiero che il dispenser dell'acqua brulicasse di scarafaggi ma naturalmente al pensiero di rimanere in mutande sul selciato, senza casa e senza lavoro.
E poi c'è il programma che ti trova la casa, ti combina il matrimonio, ti educa i figli... tra poco ci sarà pure quello che ti organizza il funerale. Anzi, se non c'è e nessuno ci ha pensato chiedo pubblicamente il copyright su questa fantastica idea. Scegli la bara prima, la chiesa, gli invitati, il rinfresco, i fiori, la musica. Come un matrimonio, ma un po' più contenuto, misurato, solenne.

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