Qualche giorno fa dicevo ad A che se dovesse fare il giornalista, farebbe la fame perche' non e' mai sulla notizia. In questo caso, il commento vale anche per me, ma per quanto datata ad un mese fa, la notizia merita pur sempre di essere rifischiata.
Il 19 ottobre scorso, Bon Jovi - si', lui, la rockstar - ha inaugurato Soul Kitchen, il ristorante eco-solidale ricavato in una vecchia officina nel New Jersey, dove non ci sono prezzi sul menu. Chi puo' paga con offerta, e chi non puo' permettersi di pagare contribuisce con servizi interni al ristorante, tipo lavare i piatti o dare una mano con il servizio, o facendo lavori utili per la comunita'. Diciamo pure che Bon Jovi non e' nuovo a questo genere di imprese benefiche e che lavora con alle spalle la sua "Jon Bon Jovi Soul Foundation".
Chissa' se una cosa del genere funzionerebbe in altre parti del mondo.
In Cina sono quasi certa di no: il ristorante o verrebbe snobbato (non si paga??? neanche il mendicante ci andrebbe...) oppure nessuno donerebbe nulla, neanche potendoselo permettere.
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