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Tuesday 24 January 2012

Alfredo, Alfredo (1972)


Carla Gravina


Mi e' venuta voglia di vederlo sentendo un programma alla radio pochi giorni fa in cui il conduttore chiedeva ai radiospettatori di dire cosa c'e' di piu' odioso nel rapporto con il partner. Per lanciare il tema, citava una scena del film Alfredo, Alfredo: il protagonista (Dustin Hoffmann) fa un sogno premonitore, in cui la futura moglie (Stefania Sandrelli) lo chiama al telefono e gli chiede con voce mielosa come spesso nella realta' "dove sei? cosa fai?" e lui, in effetti seduto sulla tazza del cesso, risponde "Sono seduto sul cesso, sto facendo la cacca!"
Il film e' molto gradevole. Hoffmann fa la parte di un giovane sui trent'anni scapolo e un po' imbranato, che si innamora perdutamente di questa donna bellissima e un po' folle che, subito dopo il matrimonio, folle lo diventa totalmente, fino a far precipitare la situazione matrimoniale. Fino a quando non compare sulla scena una donna totalmente diversa, sorridente e indipendente, Carolina (Carla Gravina), che bacia in maniera talmente normale da essere speciale e che ha orgasmi contenuti che non svegliano l'intero vicinato.
Il film, del 1972, tocca quindi il tema del divorzio, in Italia novita' assoluta introdotta nel 1970. Il film e' chiaramente a favore - e lo spettatore, date le circostanze, non puo' che in questo caso essere d'accordo - anche se alla fine al matrimonio si torna. Va detto pero' che l' "indecisionismo" come credo di vita di Alfredo non suscita poi una simpatia piena e convinta nel principale personaggio maschile della sceneggiatura. In quanto a bellezza, la Gravina ha poco da invidiare alla Sandrelli. Donne diverse, ma dai volti bellissimi e con corpi statuari che fanno impallidire le protagoniste delle pagine web dedicate alla moda o al gossip di oggi.
Una commedia all'italiana di qualita', che si e' meritata il David di Donatello nel 1973 come miglior film.

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