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Wednesday 13 June 2012

Indovina la trama



Come ogni anno, in Italia, centinaia di donne si rimboccano maniche e calzoni (ma anche le gonne volendo) e vanno a fare le mondine; il film quindi ruota intorno a un centinaio di queste mondine, racchiuse in una specie di harem primitivo dove trascorreranno qualche giorno insieme. E qui si scatena un eroticismo che il regista nega di avere voluto o cercato: le donne vivono negli spazi comuni con succinte sottovesti, spulciandosi a vicenda, accarezzandosi o scosciandosi a seconda del momento; gli uomini allupati prendono d'assalto le mura che circondano la corte/harem in una costante ricerca della femmina. Molto primitivo. Se cio' non bastasse, fuori dalle mura dell'harem non ci sono solo le scene delle mondine chine nei campi a lavorare, ma il regista ci regala uno dei primi esempi di lotta nel fango tutta al femminile (e che ve lo dico a fare). E' poi quasi inspiegabile, se non vi si applica un certo gusto quasi hard, la scena in cui il cattivo colpisce con un sottile ramo, a mo' di frusta, l'indifesa protagonista - che poi non si capisce se  questi colpi di frusta sono davvero male accetti...

Ebbene si', si tratta di Riso Amaro, che tutti conoscono come film di denuncia sociale e di sacrificio.


La denuncia sociale, pur presente, rimane in secondo piano rispetto all'erotismo che viene a perdersi solo sul finale, a partire dalla scena (magistrale) della sparatoria sullo sfondo della macelleria. E' del 1989 il film di Peter Greenaway "Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante" in cui il tema della violenza e dell'erotismo vengono ripresi, questa volta in una vera e propria fusione e non in giustapposizione, anche attraverso le scene di nudo girate in mezzo alle carcasse in decomposizione di bovini e suini. Nel vedere il finale della storia di Riso Amaro consumarsi fra le carcasse degli animali macellati, non ho potuto non chiedermi se Greenaway non abbia di fatto mai visto il film nostrano, prendendone spunti gia' piuttosto estremi per il 1949  e tirandoli come elastici quasi fino al punto di rottura.

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