Lezioni yoga online

Showing posts with label Corriere della Sera. Show all posts
Showing posts with label Corriere della Sera. Show all posts

Saturday, 10 March 2012

Tutto il mondo e' paese

Leggo in questi giorni della proposta di tale Attilio Befera, Direttore delle Agenzie per le Entrate del Bel Paese, di apporre un "bollino" ai negozi in regola con il fisco. Una specie di bollino di qualita'.
Mentre alla maggior parte di noi questa storia del bollino ricorda tanto le banane Chiquita, non tutti invece possono sapere o ricordare che qualche hanno fa i ristoranti cinesi a Pechino cominciarono ad esibire i bollini rilasciati dalle competenti autorita', certificanti il livello di igiene del posto. Il bollino si esplicitava in pratica in un cartellone che riportava la lettera corrispondente alla pulizia del locale e alla qualita' dei cibi in termini sempre igienico-sanitari: A perfetto, B buono, C cosi' cosi', D non ne parliamo. Chiaramente era tutta una farsa poiche' anche entrando nel locale bollettato non mi e' mai sembrato che situazione reale e lettera scarlatta avessero una reale  corrispondenza. Ma come diceva Borges, mai non e' una parola che appartiene agli uomini, infatti mi pare di avere afferrato che se si paga  profumatamente il poliziotto di quartiere si avra' la A assicurata, mentre anche se si usa olio di gomito e CIF ma non si paga a sufficienza si navighera' nel limbo igienico della C o D. Insomma, va a finire che mangio piu' volentieri nel locale marchiato a fuoco con la lettera D.
Ecco, non e' che con questa trovata del sig. Befera andiamo a finire cosi, vero?

Tuesday, 31 January 2012

eBook o non eBook? Questo e' il problema

Proprio dopo aver comprato un suo libro sul Kindle Store di Amazon, trovo oggi un commento di J. Franzen sugli eBook. E a lui proprio non piacciono.
Sebbene io condivida al 100% il suo piacere per la carta stampata, c'e' da dire che ci sono numerosi controcommenti che subito saltano alla mente.
Ad esempio, se lui e' cosi' contrario, com'e' che i suoi libri si trovano comunque in versione elettronica? Strapotere delle case editrici o scelte consapevoli di chi fa lo scrittore non solo per piacere artistico ma anche per guadagno? Di certo se un libro e' disponibile anche in versione elettronica, il numero dei lettori aumenta: non tutti hanno il tempo di andare in libreria e/o non tutti hanno la pazienza di aspettare giorni, a volte settimane, per vedersi recapitare un libro a casa.
Inoltre, e' vero che il mio Kindle potrebbe cadermi domani nella vasca da bagno, ma non per quello perderei i libri che ho acquistato e che comunque sono immagazzinati in diversi altri marchingegni, per non dire nel mio account Amazon. E' piu' probabile che i miei libri in versione cartacea vadano tutti o in parte persi la prossima volta che decido di traslocare!
E poi, predilige DAVVERO le edizioni tascabili dei libri? Certo, costano meno, sono piu' comode, meno pesanti e ingombranti da trasportare in borsa ma... ricordo ancora quando da bambina guardavo affascinata a casa della mia amica D un'edizione di Don Quixote splendidamente rilegata in cuoio, con il titolo inciso a lettere dorate... Per carita', io stessa compro paperback ed edizioni tascabili a iosa per ovvi motivi economici e di spazio. Ma non e' una scelta, come dire, libera.
Insomma, non e' che Franzen ha commentato tanto per commentare?

Thursday, 26 January 2012

La Repubblica vs Il Corriere della Sera

Lo ammetto. Quando leggo un giornale, anche uno "serio" come un quotidiano, una delle prime cose su cui mi casca l'occhio e' l'oroscopo. Anzi: non e' vero che mi ci casca l'occhio, lo cerco proprio. E sono contenta quando leggo che sara' una giornata fantastica, e che sono la persona piu' affascinante del rione, e che la Luna e' nel mio segno mentre Saturno e' andato ad insidiare quelli dei Gemelli.
La Repubblica, che leggevo nella versione online per comodita', senza troppo amarne la veste editoriale e lo spessore dei contenuti, aveva un oroscopo comunque amichevole. Da inizio anno, nuova veste. Vuoi vedere che tempo fa? Registrati. Chi se ne frega, io ho Yahoo Widget sul desktop e delle previsioni meteo di La Repubblica faccio a meno. Vuoi scegliere il tuo segno zodiacale e vederne le previsioni? Registrati... ma perche' devo registrarmi? Perche' devo lasciare per l'ennesima volta i miei dati su un sito web e solo per il piacere del tutto passeggero e irrazionale di leggermi due righe di oroscopo? Allora no, grazie. Da domani, passo a Il Corriere della Sera. 

Wednesday, 4 January 2012

Che caspita significa CAUCUS



Questa parola di origine incerta viene ripetutamente usata sulle pagine dei nostri maggiori quotidiani. Sulle prime tra l'altro mi chiedevo che c'entrasse il cous-cous con le elezioni in America. Poi ho notato che i miei occhi mi stavano ingannando.
La ricerca etimologica del termine e' molto interessante e complessa, ma prende ben piu' dei quotidiani 10-15 minuti che dedico al mio blog. Allo stesso tempo, anche la spiegazione del termine e' tutt'altro che semplice, specie se non si e' americani e quindi non si ha nessuna idea di cosa possa stare ad indicare. Proprio perche' e' un termine fortemente collegato alla tradizione politica nord-americana, nessuno osa tradurlo in italiano, per paura di creare false immagini. Per evitare il problema, allora anche il giornalista piu' raffinato lascia la parola cosi' com'e'. E non credo che sia perche' - appunto - non c'e' un termine esattamente equipollente in italiano. Ormai sono convinta che si tratti solo di pigrizia mentale. Sarebbe troppo lungo spiegare cosa e' un caucus, senza risultare approssimativi o senza togliere spazio ad altro, tipo la pubblicita' - di cui pure i giornali campano.
Scommetto che piu' della meta' dei lettori si terranno il loro dubbio, almeno fino alle prossime elezioni!

Friday, 30 September 2011

Hulk Hogan vs il Califfo




Fa sorridere l'articolo di oggi sul Corriere della Sera che parla di Hulk Hogan, il piu' grande wrestler di tutti i tempi, tanto che parallelemente alla carriere di attore nel circo wrestlers degli Anni Ottanta venne contattato ripetutamente per parti da attore cinematografico. Sembra che ora le cose non vadano piu' bene come un tempo e che l'ex wrestler viva in affitto - pur non facendosi mancare nulla. Ma di soldi per sua stessa ammissione ne ha sperperati parecchi (8,9, 10 milioni di dollari, in macchine di lusso, case e vacanze).
E cosi' mi torna alla mente un altro articolo, sempre del Corriere, dedicato ad un altro grande "lottatore", questa volta nostrano. Il Califfo, al secolo Franco Califano.
In comune i due hanno sicuramente i folli guadagni di una vita vissuta al massimo e nello spettacolo; le folli spese per oggetti di lusso (piu' una quantita' imprecisata di donne per Califano); accuse di uso di droghe alle spalle; un divorzio a testa; e chi piu' ne ha piu' ne metta. La differenza e' il lottatore Hogan ammette di vivere ancora nell'abbondanza; il lottatore Califfo, con una caduta di stile senza precedenti, chiede un sussidio statale.
E tutto il resto e' noia