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Thursday, 19 March 2020

Cosi' in terra - di Davide Enia

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In tanti hanno puntato sulla boxe, specie al cinema. E hanno vinto, creando storie coinvolgenti, perfino leggendarie, nonostante sia difficile - in astratto - pensare che due uomini in mutandoni che si prendono a pugni tra schizzi di sangue e sudore possano davvero interessare a qualcuno.

Davide Enia punta sullo stesso sport e vince con il suo Cosi' in terra.
Forse perché ne usa la tecnica. Saltella di qui e di là, spostandosi tra paragrafi come fossero gli angoli del ring, cambia in continuazione prospettiva, disorienta il lettore trattandolo da avversario che fa fatica a stargli dietro ma anche a non stargli dietro e - destro sinistro - colpisce, va a segno. 
Davide/Davidu' e' il protagonista di questo romanzo, insieme saga famigliare e romanzo di formazione.
Attraverso gli occhi di Davide ripercorriamo le vite degli uomini della sua famiglia: il nonno Rosario, silenzioso superstite della campagna d'Africa che ha scoperto la boxe da soldato; lo zio Umbertino, monumentale, con due passioni che riesce a portare avanti come una cosa unica - il pugilato e le "pulle"; e infine il padre Francesco, detto il Paladino, il cavaliere dall'armatura lucente che Davide non ha mai potuto conoscere.
Non e' di famiglia, ma quasi, Gerruso, l'amico meno cool che ci si possa immaginare per uno come Davide. Ma e' un'anima buona, un amico sincero, strappa sempre un sorriso - anche quando il dolore di fondo sembra essere insormontabile.
Una storia al maschile, quindi. Enia scrive di uomini, di tutte le età, senza lasciarsi prendere dalla mania di scrivere di donne. Non che le donne manchino. Sono personaggi minori ma fondamentali - la nonna Provvidenza, la mamma Zina e le prostitute che popolano Palermo, l'Africa, i racconti di zio Umbertino. Ma Enia non ha la presunzione di interpretarle.
Romanzo di formazione, anche, poiché segue la vita di Davide nell'arco di otto anni, dai 9 ai 17. Sono gli anni della sua formazione sportiva, scolastica e sentimentale. Impara "il gioco di gambe della Buttana", mossa che si rivelerà fondamentale sul ring; impara il latino e l'importanza della correttezza grammaticale e lessicale dalla nonna; impara che a volte, per affetto, è meglio una bugia bianca ad una verità.
Affatto secondaria la scrittura di Enia. Ne ho già parlato per la costruzione a "incontro di pugilato", ma non può mancare la menzione del siciliano, utilizzato come lingua veicolare accanto  all'italiano. A volte difficile da capire - non è il linguaggio inventato di Camilleri, ma palermitano puro -, spesso sottolinea passaggi che strapperanno il sorriso. Ma non lasciatevi ingannare, non è sempre così. Alcune scene sono tutt'altro che divertenti, perché legate ad episodi storici tragici e a dettagli meno noti, ma non per questo meno tragici, della nostra storia.
Non bisogna essere per forza Camilleri per essere un buon autore siciliano.


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Sunday, 15 March 2020

Mangino brioche - esubero di lievito madre

Il mio lievito madre (Augusto) ha circa 10 anni di vita. L'ho cresciuto amorevolmente da zero ed e' un po' come uno di casa.
In questi giorni di COVID-19, tutti si dilettano in cucina e qualcuno mi ha chiesto una costola di Augusto per provare a sperimentare  durante la reclusione.
Io stessa ho cominciato a panificare usando l'esubero di lievito che andrebbe se no inutilizzato prima del rinfresco. Avevo già sperimentato la sua potenza con le piadine, e sono rimasta molto soddisfatta dei risultati anche col pane. Ieri ho quindi deciso di sperimentare anche qualcosa per la colazione, e ho trovato qui una ricetta per le brioche.
Non seguo mai fedelmente le ricette e anche in questo caso ho apportato qualche modifica. Innanzitutto, niente farina Manitoba. Se sappiamo cucinare, la farina che abbiamo in casa andrà benissimo. Se non sappiamo neppure rompere un uovo, la farina Manitoba o qualsiasi altra farina non farà il miracolo.
Poi, io non ho la planetaria e tanto meno il gancio per il pane. Un semplice mixer, nel caso non abbiate tanta voglia di impastare a mano, andrà benissimo, proprio come per la frolla e la brisee.
Al termine della prima lievitazione, l'impasto era giallo ed elastico ed e' stato molto facile realizzare la forma del croissant. Attenzione, del croissant hanno solo la forma e non sapore e consistenza. Con le dosi della ricetta si ottengono circa 12 brioche.
Dopo la prima lievitazione




Stamattina, tolte dal forno spento in cui hanno trascorso la notte, avevano aumentato considerevolmente il volume.




Dopo la nottata




E quindi di nuovo in forno, gia' caldo (170 gradi) per 20 minuti. Uscite da li', ecco la mia colazione stamattina:



Saturday, 14 March 2020

Big Sister, Red Sister, Little Sister - di Jung Chang

Conosciuta in Italia soprattutto per il bestseller autobiografico Cigni selvatici, Jung Chang ha continuato la sua carriera di scrittrice nel campo delle biografie storiche di grandi personaggi che hanno fatto la Cina moderna e contemporanea.
Partita dall'imperatrice Cixi, passando per Mao Zedong, Jung Chang pensava di concludere la sua trilogia storica con un ritratto di Sun Yat-sen, il padre fondatore della Cina. Il libro si e' poi evoluto in una dedica alle tre sorelle Soong (Ailing, Qingling e Meiling), tre donne la cui immagine ha chiaramente affascinato Jung Chang - e i cui destini si intrecciarono strettamente con quello di Sun Yat-sen prima e Chiang Kai-shek e Mao Zedong dopo.
Molti capitoli sono inevitabilmente dedicati sia a Sun che a Chiang, a causa dei loro matrimoni con Qing Ling (la Red Sister del titolo) e Meiling (la Little Sister e la prima first lady di Cina).
Lo stile secco e senza fronzoli, il riportare fatti e citazioni da lettere e diari, e' quasi annalistico, ma mai noioso. Per quanto affascinata dalle tre sorelle, Jung Chang non manca mai di riferire con distacco emotivo tutto ciò che le riguarda, dipingendone un ritratto a tutto tondo, con luci e ombre.
Se Ailing era devotissima a Dio, era anche devotissima alla sua famiglia per la quale avrebbe fatto qualsiasi cosa. Anche "rubare" - il che, nel suo caso, corrispondeva a fare la cresta su entrate e uscite dello stato, per il quale il suo ricco marito HH Kung fu ministro delle finanze e primo ministro.
Qingling aveva ideali molto forti, ma allo stesso tempo non avrebbe mai rinunciato al titolo di Madame Sun, il titolo che le forniva prestigio e protezione e che divenne ben piu' importante del rapporto con le sue sorelle e di ogni altra relazione affettiva.
Meiling, infine, era un poco frivola e spensierata, amante degli agi. Ma quando il suo ruolo lo richiese, non esito' a girare ospedali, orfanotrofi e accampamenti, sotto i bombardamenti giapponesi, a rischio della vita.
Corredato da ampia documentazione fotografica, il libro e' un modo intenso e coinvolgente di avvicinarsi a quelle che furono le prime vere donne moderne della Cina. Nell'immaginario popolare, rimangono donne avvenenti. Ma il loro fascino non era fisico. Era un misto di eleganza, savoir-faire, intelligenza e scaltrezza. Affascinarono cosi' non solo i loro mariti, ma fior fiore di politici e militari dell'epoca. Meiling sapeva parlare al Congresso statunitense come a Winston Churchill, mentre Chiang Kai-shek prestava sempre un orecchio attento ai consigli di Ailing e Stilwell provava una innata simpatia per Qingling.
Molte le risorse disponibili per approfondimenti sulle sorelle Soong - perche' il libro ha un merito importante, cioe' stimolare la curiosita'. Tra queste risorse, spicca il film storico The Soong Sisters (Hong Kong, 1997) e il video su Madam Chiang Kai-shek (Meiling).

Locandina del film The Soong Sisters (Hong Kong, 1997)

Friday, 6 March 2020

Writers&Lovers - di Lily King


Writers & Lovers di Lily King e' gia' un successo editoriale negli Stati Uniti, dove e' pubblicato da Grove Atlantic.

La voce narrante appartiene alla trentunenne Casey Peabody, cameriera per lavoro e scrittrice per passione. Tutti i suoi amici che volevano intraprendere la carriera di scrittore si sono gia' arresi e sono spariti dalla circolazione. Molti si sono gia' sposati, come sembra essere nell’ordine naturale delle cose.

Ma Casey non e' una che molla. E non e' neanche una la cui vita segua un percorso naturale. Nonostante le avversità - la recente morte dell'amatissima madre, l'abbandono senza una parola da parte del fidanzato-poeta, i debiti che crescono invece che calare, i problemi di salute e i rifiuti delle case editrici - continua a scrivere il suo romanzo, a pedalare sulla sua bicicletta e, in barba alle tante promesse fatte a se stessa, si innamora ancora. Non di uno, ma di due uomini. Casey non si fa mancare davvero nulla.

Il personaggio creato da Lily King e' una ragazza con un passato e un presente difficili, sofferente, ma anche con un bel senso dell'umorismo, accattivante. Soprattutto, prima ancora di essere una scrittrice, e' una lettrice. Una in cui ci possiamo rispecchiare con facilita' quando entra in librerie e biblioteche, e tocca con piacere quasi fisico le copertine, da cui trae energia e rassicurazione, e presto dimentica il perche' sia in quel certo posto, presa dalle infinite possibilità che quelle file di libri portano in se'. Suona deja-vu? 😉

Non stupisce che Casey si innamori di due scrittori: Oscar, che ha gia' un discreto seguito e ha gia' una vita alle spalle (vedovo, due bambini) e Silas, piu' giovane e ancora inedito, piu' acerbo ma sensibile. Chi scegliera'? Certo un peso lo avranno i libri dei due perche' - Casey lo sa - e' impossibile non fare un collegamento tra cio' che scrivono e cio' che sono.

Il libro ha uno stile incalzante, ma al contempo delicato, come delicata e' Casey, senza pero' essere fragile. C'e' tutto cio' che puo' piacere ad un pubblico americano: e' un romanzo di formazione, con un suo lieto fine (e chi non vorrebbe un lieto fine per Casey?) e una protagonista che incarna la "resilienza", parola oggi molto amata negli Stati Uniti e divenuta di moda anche in Italia.

L'augurio e' di vederlo presto tradotto anche in italiano. 

Friday, 3 February 2017

La Separazione del Maschio

Il protagonista del libro di Francesco Piccolo e' un innominato  maschio - voce narrante. E' un  malato, dipendente dal sesso, che da una parte nobilita la sua vita di continui tradimenti sessuali con la giustificazione dell’amore. Dall’altra, giustifica il comportamento compulsivo come parte dell’essere “maschio”, anzi, accostandovi l’aggettivo “meridionale” raggiunge l’apice dello stereotipo.
I suoi difetti e le sue colpe sono talmente evidenti e plateali da poter suscitare reazioni forti nelle lettrici. A dire il vero, ad una attenta lettura, non provoca rabbia proprio perche’ e’ un malato, punito  due volte nel corso della sua vita di marito felicemente fedifrago:
1)  e’ padre di una figlia - con la quale ha dialoghi che lo mettono duramente allo specchio - e, ironia della sorte,
2) la moglie Teresa lo lascia non a causa dei tradimenti di cui e’, almeno in apparenza, ignara ma perche’ capisce di non amarlo piu’, dopo averlo a sua volta tradito.
L'innominato personaggio e’ cosi' colpito ed affondato.

Piccolo crea un fortissimo distacco tra se’ e l'io narrante, nonostante l’uso della prima persona. Lo fa con l’utilizzo esagerato del campo semantico sessuale. Delle ripetizioni di parole afferenti al sesso si perde il conto. Dopo un po’ si leggono come se fossero punteggiatura, da tanto il protagonista ne e’ ossessionato. Crea distacco perche’ non gli affibbia un nome, e’ un generico maschio malato, uno stereotipo.

Interessante il “montaggio” del romanzo, che riproduce il montaggio dei film. Montare film e’ il lavoro del protagonista che ne spiega alcune tecniche nel corso del romanzo, impiegate poi nella scrittura stessa. E’ un gioco di rimandi molto interessante. Ad esempio, non sfugge la scena della morte della madre di Teresa. La voce narrante all'inizio del libro dice che la suocera - anch'ella in gioventu' preda del maschio - non potra' prendersi il ruolo di protagonista con la sua malattia, la sua follia, le sue lamentele, il suo continuo attirare l'attenzione su di se'. Eppure, sul letto di morte, e' lei ad essere protagonista, a lei a chiudere la storia, e' lei a tenere in scacco il maschio.

Al di la' dell'esagerazione comportamente e lessicale, non manca un pizzico di tenerezza. Alcuni passi in cui e’ coinvolta la figlia stringono il cuore, lasciano disarmati. E sono gli unici in cui sotto il maschio si scorge un barlume di normalita’, di un istinto finalmente diverso da quello suo, dominante, sessuale: l’istinto paterno.

Voto: 8

Wednesday, 10 February 2016

L'amica geniale











Costo ebook euro 11,99


E' il primo della tetralogia di Elena Ferrante, diventata sensazione in America, dove la letteratura italiana contemporanea non e' tra le piu' tradotte e lette.
L'Amica Geniale e' un romanzo di formazione ambientato nella Napoli del dopoguerra, che segue attraverso la voce narrante di Elena Greco (Lenuccia o Lenu' per la famiglia e gli amici del rione) la vita nel rione e, in particolare, il complesso rapporto di amicizia che si sviluppa a partire dall'infanzia con Lina/Lila Cerullo.
Il ritmo e' lento, pacato, e l'impianto e' tradizionale: nulla viene lasciato inspiegato. Non succede nulla di rocambolesco, ma proprio la pacatezza e il ritmo sempre uguale creano una sorta di legame con il lettore che e' spinto ad andare avanti, pagina dopo pagina, anno dopo anno.
Come mai un romanzo che non ha all'apparenza nessuna particolarita' e' cosi' amato dal pubblico americano? E' davvero merito della traduttrice, Ann Goldstein, come sostengono alcune fonti - che addirittura potrebbe essere la vera ideatrice del romanzo? Da quando poi il libro e' diventato una hit sul mercato americano, piovono le ipotesi sulla vera identita' di Elena Ferrante.  Uomo o donna? Coppia? E via di questo passo.
Certo un po' di mistero non guasta mai nel creare sensazione attorno agli scritti. Non di molto tempo fa il caso di J.K. Rowling e il suo passaggio al genere thriller sotto falso nome.
Ma appunto, cosa ci trovano gli americani che non abbiamo trovato noi italiani?
Diverse le ipotesi. Innanzitutto, il successo che in generale hanno negli USA i romanzi di formazione (o, come dicono loro, coming-of-age). Poi, prendiamo la storia e trasferiamola dal polveroso rione napoletano ad un quartiere italiano in una citta' americana. La storia non cambia, anzi, e' esattamente quello che si vede nei tanti film che attori come Robert De Niro hanno portato con successo sul grande schermo - da Goodfellas a Il Padrino -  e l'atmosfera decisamente quella dei film del cinema italiano del dopoguerra che tanto successo ebbero proprio in America. Le ragazze del libro ricordano nel farsi donne le nostre famose maggiorate (Loren, Lollobrigida, Mangano), vite strette, seni ampi, a passeggio con maschi italiani pieni di se' e sempre un poco in odore di mafia (o camorra, nella fattispecie). Il primo volume della saga si chiude poi con l'ipotetico obiettivo che si stringe sulla scarpa dell'odiato Marcello Solara, un dettaglio che lascia nell'aria promesse, bugie, segreti, legami insospettati - o forse sospettati, ma troppo indesiderati per essere veri. Cosa succedera'? Dove ci portera' quella scarpa? Solo Storia del secondo cognome, secondo volume della fortunata saga, potra' rispondere a questo interrogativo.

Dal punto di vista economico, l'editore ha fissato il prezzo dei primi due volumi a 11,99 euro per l'edizione ebook (Kindle e Kobo) - e non accenna a scendere. Leggere tutta la serie (il terzo e il quarto volume sono a 12,99) costa un piccolo patrimonio - quasi 50 euro. Chissa' se anche il prezzo e' in Italia un deterrente al successo della serie?

 

Monday, 8 February 2016

DIY - piedistallo per statua in bronzo

Oggi avevo voglia di sistemare casa e di trovare soluzioni a vecchi problemi, lasciati irrisolti per pigrizia mentale. Ad esempio, il mio povero bronzo di Liu Ruowang. Da tempo avrebbe diritto al suo piedistallo ma con la scusa che non avevo trovato niente di adatto ancora stava li', orfano e quindi un po' incompleto.
Ho risolto cosi':

Libreria piedistallo


Ammetto che non avevo nessuna voglia di immergermi nel fantastico mondo di IKEA e soprattutto mi ero imposta di usare quanto piu' possibile cose che avessi gia' in casa. Riciclare e' la parola d'ordine. Ho preso allora alcuni libri - che in casa appunto non mancano - con copertina rigorosamente rigida e il piu' possibile colorata (quelli di Harry Potter sono ottimi, avere tutta la serie sarebbe stato ideale ma io ho dovuto rinforzare con Stroud, Pullman piu' un pizzico di Mo Yan e di Pancol) e, ovviamente, gia' letti.
I piccoli ma compatti bronzi delle yoghine oversize che si esibiscono nel Cammello (destra) e nell'Aquila (sinistra) mi sono saltati poi all'occhio come perfetti fermalibri per bloccare la spinta centrifuga impressa dal Guerriero al suo piedistallo di carta rilegata.
Tempo di realizzazione (una volta partorita l'idea e studiatane la realizzazione): 10 minuti
Spesa: 0.
Sforzo fisico: leggero e comunque dipende dal peso degli oggetti che spostate.

Do it yourself!