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Saturday 1 December 2012

Io lavoro e penso che

Non avevo riflettuto molto quando giorni fa avevo, di sfuggita, letto un articolo che metteva a confronto le ore trascorse in ufficio da italiani e, sempre per fare un possibile esempio, i soliti tedeschi.
Ieri sera mi sono poi trovata a tavola con alcuni colleghi e uno di loro, anziano, metteva a confronto due colleghi piu' giovani, assenti dalla cena, e dava il suo giudizio: "Bravi entrambi, ma R. alle 5 chiude e se ne va. G. invece e' uno che si da' da fare".
Ho subito ripensato all'articolo e ho scosso il capo: le stesse due persone potrebbero essere descritte come "R. e' rapida e riesce a finire il suo lavoro nel normale orario di lavoro; G. non sa gestire il suo lavoro nelle 8 ore e deve quindi fermarsi di piu'"
Secondo studi abbastanza recenti trascorrere molte ore sul luogo di lavoro puo' essere molto poco produttivo. I dati sembrano parlare abbastanza chiaro: secondo quelli pubblicati dall'OCSE sul livello di produttivita' nel 2011, 9 delle 10 nazioni europee in cui si lavora piu' a lungo sono anche fra le nazioni meno produttive. L'Italia, una delle 10 nazioni in cui si lavora di piu' in termini di ore trascorse sul luogo di lavoro, e' solo 11ma nella classifica delle nazioni piu' produttive.
Alla cena cui partecipavo ieri sera non parlavamo certo di avvocati, ma di semplici impiegati, eppure l'aspettativa era quella da protagonista di romanzo di Grisham. G. fara' forse piu' carriera di R., non perche' abbia piu' capacita', ma semplicemente perche' trascorre piu' ore in ufficio. Non e' il singolo soggetto a decidere in maniera autonoma quante ore trascorrere in piu' in ufficio - se trascorrerne - ma e' anche l'ambiente di contorno ad imporlo. Ci si aspetta che la dedizione al lavoro e la bravura si manifestino attraverso la quantita', e non la qualita'. A volte prevale la mentalita' complottistica: se lei/lui sta di piu', sto di piu' anche io, che non si sa mai cosa puo' succedere (ai miei danni) quando io non ci sono. A volte non si riflette sul fatto che il tempo libero, ben gestito, ha la stessa importanza sulla resa lavorativa della buona salute, tanto per dire.
E' una questione di mentalita' collettiva, e finche' non cambia quella o ci si rema contro o ci si conforma al gregge.

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