Lezioni yoga online

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Sunday, 19 July 2015

Gonfiore: come ti combatto!

Senso di gonfiore, di pesantezza. Rigonfiamenti antiestetici, pantaloni che tirano. Continue ricerche sul web per capire qual e' il problema: sara' un'intolleranza alimentare? Sara' che non bevo abbastanza? Sara' che ormai non ti puoi fidare piu' di niente e nessuno, la carne e' piena di ormoni, frutta e verdura sono OGM, l'acqua e' contaminata?


Senza consultare un medico e' difficile trovare una soluzione, quindi cio' che segue e' solo la mia esperienza e non una soluzione per tutti ne' tantomeno fondata su esami clinici e visite specialistiche.
Dopo avere quasi eliminato la pasta, il latte, le carni e tutto quanto mi pareva "colpevole", sono passata ad un attento esame di coscienza. 
Ad aiutarmi, una semplice app - MyFitnessPal -  che suggerisce quante calorie si dovrebbero consumare al giorno a seconda della forma fisica e dello stile di vita. 
Io sono risultata un tipo sedentario, da 1200 calorie giornaliere, che non aveva tuttavia bisogno di perdere chili.  Ho cominciato comunque ad inserire giornalmente cio' che consumo, facendo il calcolo delle calorie, grazie ad un database di cibi davvero esaustivo contenuto nella app.
E' subito saltato all'occhio che senza rendermene conto la mia dieta superava quelle 1200 calorie - e il mio stile di vita non compensava il maggiore consumo. Il problema e' che se non mi fossi messa a contare, sarei rimasta dell'idea che stavo mangiando sano e avrei continuato a cercare le colpe altrove. Dopo poche settimane di controllo piu' attento della mia alimentazione, il risultato e' per me palpabile: niente piu' gonfiore, niente corse a comprare abiti larghi, comodi ed informi, niente piu' estenuanti ricerche giornaliere sul web.
Non si tratta di fare una dieta classica. E' piuttosto avere una maggiore consapevolezza di se stessi e di cio' che si mangia. Non ho dovuto rinunciare a nulla, anzi, ho reinserito la pasta e la carne, e non disdegno una pizza serale con gli amici. Dopo pranzo, una semplice verifica delle calorie "rimaste" a disposizione mi aiuta a regolarmi. Se so che la sera potrei "sforare", vado a farmi 30 minuti di corsa, un po' di step, una camminata veloce... insomma, qualsiasi attivita' fisica possa inserire nella mia giornata per riequilibrare le cose.
La app non e' solo un contacalorie, ma contiene anche un blog con consigli giornalieri: ricette, esercizi indirizzati soprattutto ai pigri sedentari come me, risultati di studi e ricerche che possono contribuire a migliorare lo stile di vita e la forma fisica. 
Non ho perso un solo chilo, ma il senso di star di nuovo bene nei miei vestiti e' impagabile!

Tuesday, 8 January 2013

E' ora di pranzo

Ecco che tra poco si ricomincerà a lavorare e tornerà il problema di cosa mangiare, dove, e soprattutto con quale tipo di attrezzatura, nel caso si opti per il fai-da-te. Non che in casa manchino i famosi tupperware o le posate che ben avvolte in pezzi di carta da cucina fanno il loro dovere, trasportate in una borsa di stoffe di quelle che i supermercati vendono al posto delle super-inquinanti borse di plastica. E' un bel daffare e soprattutto poco elegante, non c'è che dire. Possibile essere comunque alla moda anche nel trasporto vettovaglie?
I francesi pensano di sì. "Rubando" il campo ai giapponesi, monbento ha ideato e messo in vendita online una serie di stilosissime attrezzature per il lunch fuori casa: scatole (i "bento", appunto, in giapponese) colorate per il trasporto dei cibi, utilizzabili anche nel microonde; borsine pratiche ma molto modaiole per il trasporto delle scatole; posate coordinate inseribili in uno scomparto della scatola; pratici contenitori per il trasporto dei condimenti e molto altro ancora.
Naturalmente, mentre il design è europeo la realizzazione dei prodotti è cinese. Ma cosa non lo è al giorno d'oggi? Come già succedeva per la mooncup (probabilmente fabbricata a Guangzhou), anche il bento di monbento non è tuttavia acquistabile in Cina. Tanto più che in Cina di lunch-box sono pieni e che siano oggetti anche belli a loro non importa gran che. Purchè si mangi.

Friday, 4 January 2013

Invenzioni 2012

Pollice su per il casco-cuscino che ti permette di dormire ovunque tu sia, in praticamente qualsiasi posizione,

con anche due pratici fori laterali per le mani, nel caso ti accasciassi sulla scrivania dopo ore passate a lambiccarti il cervello o grattarti il naso. Ideato dagli spagnoli (sì, niente giapponesi questa volta, ma quelli lavorano per antonomasia, gli spagnoli sono latini e la siesta è importante),  si compra online per un non troppo modico 80 euro sul sito dello studio dei designer dell'Ostrich pillow.

Pollice verso per la Pizza in Padella della Buitoni. La casa produttrice ha ideato questa pasta che puoi cuocere in forno o in padella ottenendo lo stesso risultato in soli 7 minuti. Sorry, Buitoni, se è in padella non è pizza.  

Wednesday, 5 December 2012

Malattie culturali



Proprio ieri ho cominciato a soffrire di un dolore diffuso e molto fastidioso alla base del collo. I colleghi italiani e cinesi in ufficio si sono subito prestati a indicarne le possibili cause: "colpo d'aria", "soffri di cervicale?" o "in Cina si dice che hai dormito male" e via discorrendo.
Poco dopo, a casa ho trovato questo articolo della corrispondente della BBC dall'Italia, che si interroga sul significato delle varie espressioni di cui sopra e che in inglese... non hanno una traduzione. Soffrire di cervicale? E' un semplice "neck pain". Il "colpo d'aria" non esiste. L'articolo e' davvero divertente e mette a nudo una caratteristica tutta italiana di avere un nome e una causa per qualsiasi piccolo disturbo.
Proprio alla stregua dei cinesi, che con la loro tradizione medicale millenaria hanno una spiegazione per qualsiasi starnuto, brufolo o mal di schiena. La differenza tra italiani e cinesi? L'italiano andra' dal farmacista di fiducia o dal medico di famiglia a cercare conforto; il cinese berra' tanta acqua calda, toccasana per la maggior parte delle problematiche stagionali e no.

Sunday, 15 July 2012

Hot yoga fever

I have been practicing hot yoga for more than one year now. It has been very beneficial for my health: no more back and neck pain, and mentally beneficial too. I am not a yogaholic, meaning that I practice once per week, but still, I am quite proud of having found finally some kind of sport activity that I like.
Starting April this year I began having some problems with my practice, though. About 4 hours after my class, I had fevers, shivers, muscle contractions. Since I was practicing mainly on Saturday afternoon, I christened my symptoms "Saturday night fever", thus easing a bit the worry that of course I felt about this condition.
I searched the Internet for answers to my doubts, and found out I was not the only one to have that kind of experience. There are entire forums on the Web dedicated to this kind of problem. Funny that nobody could provide a solution.
I have apparently found one. I started thinking back to what had changed in my life, what I was doing different and what the symptoms were telling me about my body. I have always been one to drink very little. Hot yoga teaches me that water is very important. If you do not drink enough before the class, you will not stand it. If you do not drink enough after the class, you will not replete the water you have lost during practice. I started thinking that my symptoms were actually very similar to the one you can experience with dehydration, for example at high altitudes and tried my solution starting from the assumption that water was the answer. So yesterday after class I drank as much water as I had drunk before class in a very scientific way because I know that I do not feel the thirst so I kept drinking even though I had no stimulus.
Good for me that the experiment worked out pretty well: no fevers, no shivers, no muscle pains and contractions. Otherwise, yesterday would have been my last class!

Thursday, 12 July 2012

Abracadabra

Sono nel mood della sperimentazione culinaria. Ho pensato che vorrei preparare una mousse di tonno e capperi perche' ho voglia di salato, ma... non sono una fan della maionese. Anzi, diciamoci la verita', come Puffo Quattrocchi io ODIO la maionese.
Prendendo quindi spunto da una ricetta di maionese light senza uova che ho trovato sul web e attribuita ad un certo Marco Bianchi ("Tesoro, salviamo i ragazzi"), ho fatto la mia versione con quello che avevo in casa:
50 ml di latte fresco (lui consiglia il latte di soia)
50 ml di olio evo (lui fa olio di semi e olio di oliva )
1 cucchiaio di aceto di mele
sale e pepe

Passato il tutto al minipinimer per qualche minuto e riposto in frigorifero.

Il punto e' che adesso deve riposare 3 ore.


Wednesday, 30 May 2012

Ricominciare

Gli aforismi sono qualcosa di davvero fantastico. I Baci Perugina in fondo vi hanno fondato un modello di successo (proprio l'altro giorno, ho scoperto che esistono i collezionisti di messaggi dei Baci: mettono i messaggini su carta trasparente in ordine numerico, si' perche' se come me non ci avete mai fatto caso i messaggini sono numerati. E no, non sono solo le ragazzine romantiche a portare avanti questa collezione sui generis...).
A volte stiamo fissi sui nostri pensieri per giorni senza riuscire davvero a formularli e ci imbattiamo all'improvviso in un aforisma di qualcuno - piu' "grande" di noi, piu' versato all'uso della parola - che in un balenar di inchiostro ha reso, verosimilmente ben prima che noi fossimo nemmeno concepiti, esattamente quello che volevamo dire noi. Toh, che caso fortunato essermi imbattuta proprio stamattina nel fraseggio di Lev Tolstoj:


Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.

Thursday, 24 May 2012

Dedicato a tutti quelli ... il cui odore li precede!

More about Sonetti satirici e giocosi
Ne la stia mi par esser col leone
quando a Lutier son presso ad un migliaio,
ch'e' pute più che 'nfermo uom di pregione
o che nessun carname o che carnaio.
Li suo' cavegli farian fin buglione
e la cuffia faria ricco un oliaio
e li drappi de·lin bene a ragione
sarian per far panei di quel massaio.
E' sente tanto di vivarra fiato
e di leonza e d'altro assai fragore,
mai nessun ne trovai sì smisurato;
ed escegli di sopra un tal sudore
che par veleno ed olio mescolato:
la rogna compie, s'ha mancanza fiore
(Rustico di Filippi, 1230-1300)

Sunday, 6 May 2012

Io speriamo che me la cavo

Quando sono arrivata a Pechino 10 anni fa, mi sono letteralmente riempita la casa di audio cassette per esercizi di interpretazione. Al tempo, erano pochissimi i libri con cd annesso, mentre diffuse erano ancora le classiche registrazioni su nastro. Oltre alle cassette, di quell'epoca conservo ancora un walkman... si', uno di quegli ormai fastidiosissimi oggetti che non hanno nulla di digitale e pertanto risultano oggi obsoleti ed inutili.
O no?

Da tempo pensavo di convertire le mie cassette in file audio su pc o su cd. Anzi, volevo FARLE convertire, a pagamento, in qualche negozietto che offre quel tipo di servizio. Ogni volta la pigrizia ha avuto la meglio e quindi le cassette si sono accumulate, le batterie hanno emesso la loro polverosa suppurazione ecc. ecc.
Fino ad oggi. Per la conversione fai-da-te basta davvero poco. E nella fattispecie
1. walkman funzionante;
2. pc funzionante, naturalmente dotato di scheda audio, ma al giorno d'oggi ce l'hanno tutti o quasi;
3. cavo di collegamento maschio-maschio per connettere il walkman al pc;
4. il software Audacity, scaricabile gratuitamente da Internet, per attuare la conversione.

Una volta aperto Audacity, lo si avvia premendo sul pulsante rosso di registrazione e si preme sul Play del Walkman, che e' stato collegato con il cavetto di cui al punto 3. Dopo una prova di registrazione di 10 secondi circa per verificare se il volume e i rumori di sottofondo debbono essere regolati, si puo' procedere alla registrazione delle nostre audiocassette. Una volta registrate da Audacity, e' facile esportare i files sul pc (o cd o altro supporto a scelta). E cosi', eccomi qui, lato B dopo lato A dopo B dopo A....
Una volta avviata la registrazione, non ci rimane che aspettare il click di fine nastro e quindi possiamo nel frattempo dedicarci ad altre attivita'.

Monday, 9 January 2012

Bon ton da spogliatoio






 Da diverse fonti, ho visto parlare del galateo da spogliatoio e fra le varie cose cui bisognerebbe fare attenzione, c'e' l'eccessiva ostentazione della nudita'. Che e' fastidiosa, ammettiamolo. Anche perche' purtroppo non sempre cio' che viene ostentato e' degno di nota... anzi: decisamente meglio coprire.
Se questo aspetto mi sembrava essere fastidioso, sono passata a pensare che era ben piu' fastidioso quando le mamme si portano i figli (maschi) nello spogliatoio femminile. Mandateli col papa'. E gia', "ma il papa' non viene in piscina, lavora". E gia', il papa' viene si' in piscina, ma "e' imbranato e non riuscirebbe a fare lo shampoo al piccolo o a rimettergli le mutande dal verso giusto"....
Se questo aspetto mi sembrava molto fastidioso, ho concluso che vedersi una in spogliatoio con la maschera di bellezza a fogli, che si screpola a mo' di bende di mummia,  e' la cosa piu' fastidiosa di tutte. Si', perche' prima di tutto si rischia l'infarto prima di rendersi conto che e' solo una maschera. E poi perche' e' talmente raccapricciante che viene da "fissare" e "fissare" e' cattiva educazione. Ma la maschera, signore belle, fatevela a casa, o andate in un centro beauty. Li' sono abituati. Nello spogliatoio, spogliatevi e rivestitevi. Nient'altro.

Friday, 6 January 2012

Zafferano. Buono da .... morire




Mentre di solito Yahoo! e' una fonte pressoche' inesuaribile di bufale, notizie-non-notizie e stupidaggini senza confine (ma che, lo ammetto, sono spunto imprescindibile per molte delle mie pensate notturne), oggi ho trovato un articoletto interessante che mette in guardia il lettore dalle spezie e altri prodotti comunemente usati nelle nostre cucine. In pratica, ci dice di stare attenti alle dosi perche' un pizzico puo' insaporire e addirittura fare bene, mentre un pizzico di troppo puo' fare male. Anche molto male.
Quasi tre anni fa, ho preparato un bel risotto allo zafferano, con della polvere che avevo comprato in un grosso sacchetto in Indonesia. Forse non ci rendiamo conto di quanto poco zafferano sia contenuto nelle bustine monodose che si comprano al supermercato. Quella notte, la ricordo come una delle peggiori della mia vita. Nausea e vomito a ripetizione, crampi allo stomaco, per poi arrivare ai dolori ossei e muscolari al mattino e alla piu' completa delle disidratazioni. Non riuscivo a reggermi in piedi e per arrivare alla cucina dovetti fare il percorso carponi sul pavimento. Sapevo che l'odore di zafferano che aleggiava nell'aria ancora dalla sera prima era causa di nausea e appena mi rimisi, feci una ricerca sui possibili effetti nocivi dello zafferano. Scoprii che 


Se risulta addirittura letale la dose di 20 g, 5 grammi possono essere già responsabili di disturbi della coagulazione, con emorragie dalle mucose del tubo digerente e dell' apparato uro-genitale, mentre a livello epatico possono determinare ittero. In gravidanza, invece, una dose di 10 g di zafferano è sufficiente a causare l' aborto. Il consiglio, quindi, è di utilizzare la pianta solo a scopo culinario e di non superare la dose di 1,5 g al giorno


Ecco perche', mi spiego' una collega, in Cina lo si trova, ma solo nelle  farmacie di medicina tradizionale!
Stasera forse, dopo 3 anni di astinenza, riprovo a usare lo zafferano... ma con la bustina monodose del Conad!

Thursday, 29 December 2011

Taobao - ovvero dove i cinesi comprano e tu no



Chi non ha sentito parlare di taobao.com, il sito cinese simile al nostro eBay ma ... di piu'. Ci trovi di tutto e di solito a prezzi imbattibili. Ci ho visto il telefono cordless EASA Panasonic tipico dei film americani Anni Ottanta che vado cercando ovunque, ci ho visto il Bimby che la mia amica C mi ha detto essere l'elettrodomestico del momento, ti fa il risotto se tu gli dici "risotto" e ormai ci si sposa solo per averlo in lista nozze e farselo regalare da qualcuno. Ci ho visto il tavolino pieghevole da colazione a letto, stile Foppapedretti, in legno, che ho cercato ad IKEA e in tutti i mercatoni che odio e non l'ho mai trovato, se non in plasticona e alluminio.
Si', ho visto tutto questo ed altro, a prezzi sicuramente interessanti, ma ogni volta che ho cercato di comprare ho dovuto rinunciare. Che cos'e' questo Alipay? E poi, anche quando non compare l'opzione di pagamento Alipay, come mai il servizio di online banking non funziona MAI quando si tratta di taobao.com? Insomma, mi sono ritrovata il carrello spesa pieno di almeno 7 tavolini Foppapedretti, fino a quando all'8 tentativo mal riuscito il sistema mi ha detto "o compri qualcosa o svuoti il carrello". Cornuta e mazziata.
Ho letto tutte le istruzioni online scritte per i laowai (stranieri) come me, ma deve averle scritte un laowai come me che non ci ha capito niente. Ci rinuncio? diciamo che del cordless faccio senza e il Bimby non mi serve, preferisco cucinare. Ma il tavolino, no, quello lo voglio. Ho contattato direttamente la ditta, me lo mandano allo stesso prezzo pubblicizzato su Taobao. ... chi la dura la vince!