Lezioni yoga online

Showing posts with label lievito madre. Show all posts
Showing posts with label lievito madre. Show all posts

Sunday, 15 March 2020

Mangino brioche - esubero di lievito madre

Il mio lievito madre (Augusto) ha circa 10 anni di vita. L'ho cresciuto amorevolmente da zero ed e' un po' come uno di casa.
In questi giorni di COVID-19, tutti si dilettano in cucina e qualcuno mi ha chiesto una costola di Augusto per provare a sperimentare  durante la reclusione.
Io stessa ho cominciato a panificare usando l'esubero di lievito che andrebbe se no inutilizzato prima del rinfresco. Avevo già sperimentato la sua potenza con le piadine, e sono rimasta molto soddisfatta dei risultati anche col pane. Ieri ho quindi deciso di sperimentare anche qualcosa per la colazione, e ho trovato qui una ricetta per le brioche.
Non seguo mai fedelmente le ricette e anche in questo caso ho apportato qualche modifica. Innanzitutto, niente farina Manitoba. Se sappiamo cucinare, la farina che abbiamo in casa andrà benissimo. Se non sappiamo neppure rompere un uovo, la farina Manitoba o qualsiasi altra farina non farà il miracolo.
Poi, io non ho la planetaria e tanto meno il gancio per il pane. Un semplice mixer, nel caso non abbiate tanta voglia di impastare a mano, andrà benissimo, proprio come per la frolla e la brisee.
Al termine della prima lievitazione, l'impasto era giallo ed elastico ed e' stato molto facile realizzare la forma del croissant. Attenzione, del croissant hanno solo la forma e non sapore e consistenza. Con le dosi della ricetta si ottengono circa 12 brioche.
Dopo la prima lievitazione




Stamattina, tolte dal forno spento in cui hanno trascorso la notte, avevano aumentato considerevolmente il volume.




Dopo la nottata




E quindi di nuovo in forno, gia' caldo (170 gradi) per 20 minuti. Uscite da li', ecco la mia colazione stamattina:



Tuesday, 27 November 2012

Il lievito madre, questo mistero

Un post e' sufficiente qui per parlare del panetto che miracolosamente si gonfia e da' vita a pane, focaccia, pizza e tutto cio' che lievita. Tanto ci sono fior fiore di blog dedicati allo stesso tema, corredati da foto e consigli, metodi piu' o meno collaudati per creare il proprio prezioso panetto lievitante.
Facendo un rapido giro d'orizzonte, rimango dell'idea che il lievito madre sia un mistero anche per coloro che  sono riusciti - non si sa come - a mantenerlo in vita. Ad esempio, ho una lista di punti interrogativi che su nessun blog ha trovato risposta:
1. durante le prime due settimane lo si tiene a chiusura ermetica?
2. ama l'umidita' o il secco?
3. la croce gliela si fa sempre?
4. si unge d'olio?
5. perche' il mio lievita poco, dopo che mi aveva illuso al primo rinfresco con performance strabilianti?

Gia', dopo il primo rinfresco lo avrei chiamato Rocco in onore alla sua prestazione da fenomeno, ma da oggi (decimo giorno dalla sua nascita) ho deciso che si chiamera' semplicemente Alfredo, come nella canzone di Vasco. Sembra - dicono le food blogger - che sia essenziale dare un nome al lievito madre, anche se forse e' inutile battezzarlo in punto di morte come nel mio caso. Io comunque persevero, il colore e l'odore sono ancora buoni e stasera al rinfresco provo la rianimazione bocca a bocca con un pochino di miele. Per ora ho messo al suo capezzale delle belle arance mature.
Speriamo che un po' di buona sorte faccia il miracolo...